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CANTONEImposte in bitcoin, pentiti? «Macché, la blockchain è il futuro»

08.01.18 - 10:00
Tutto è pronto a Chiasso per i versamenti della prima rata, a fine mese. «Quanti ce ne aspettiamo? Pochi»
Imposte in bitcoin, pentiti? «Macché, la blockchain è il futuro»
Tutto è pronto a Chiasso per i versamenti della prima rata, a fine mese. «Quanti ce ne aspettiamo? Pochi»

CHIASSO - Davanti al corso altalenante, specie nelle ultime settimane, di una valuta che un giorno sfiora i 20mila dollari, l'altro "precipita" senza avvisare sotto i 13, viene il dubbio che qualcuno forse un po' si sia pentito. «E perché? – replica invece il sindaco di Chiasso Bruno Arrigoni – Alla fine, sui bitcoin a decidere sarà il mercato. Quello che a noi interessa è la tecnologia che gli sta dietro. Da parte nostra, è soprattutto un modo per attirare nuove società verso il fintech».

Diamo i numeri: «Una decina?» - Chiasso. Annus domini 2018. Al via per la prima volta nella storia il pagamento delle imposte in bitcoin. Importi modesti, il corrispettivo di 250 franchi a versamento: il primo è atteso «fra la fine di gennaio e l'inizio di febbraio, quando è prevista la prima rata». L'attesa è cominciata, anche se le aspettative sono, a conti fatti, quasi insignificanti. «Che cosa prevediamo? - sorride Arrigoni - Poco. Devo dare un numero? Una decina», ammette, riferendosi ai potenziali cittadini che usufruiranno dell'opportunità.

Non abbiamo niente da perdere - Tutto è pronto, il conto aperto, mancano solo le istruzioni sul come e il dove che saranno allegate al calcolo degli importi dovuti. «La gente dovrà decidere se pagare in tre rate più conguaglio, e in tal caso potrà versare ogni volta 250 franchi in bitcoin per un totale massimo di 750, oppure optare per il versamento unico e in tal caso fermarsi a 250. Mere ragioni tecniche». E se, proprio in quelle ore, la criptovaluta capricciosa dovesse dimezzare il suo valore? Poco importa al municipio, visto che «la società che ci farà da tramite ce li accrediterà subito in franchi. È inevitabile, anche perché come ente pubblico non possiamo fare speculazione».

Fra il commercio e le banche, la blockchain - Un cambio in tempo pressoché reale che mette a tacere i detrattori dell'iniziativa e i rischi scritti sulla carta: «Eventuali variazioni legate al cambio saranno molto limitate: qualche franco, nulla più. A noi interessa del resto lanciare un messaggio. C'è chi dice che il bitcoin è una grande bolla, che finirà in niente. Staremo a vedere. Chiasso vuole solo dare un segnale e indicare una direzione possibile verso cui andare. Quella della blockchain è una tecnologia interessante su cui c'è molto da lavorare, specie in un territorio che si colloca in una posizione strategica com'è il nostro. Il commercio è in difficoltà, le banche diminuiscono, il futuro potrebbe essere proprio il fintech». 

 

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COMMENTI
 

lo spiaggiato 6 anni fa su tio
Si potrà pagare anche in Petro?... :-))))
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