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SVIZZERAGli analisti si aspettano un'economia in frenata

28.09.22 - 11:00
Rispetto ad agosto sono aumentati i pessimisti. L'inflazione in Svizzera è vista in aumento dal 35,9% del campione
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Fonte Ats
Gli analisti si aspettano un'economia in frenata
Rispetto ad agosto sono aumentati i pessimisti. L'inflazione in Svizzera è vista in aumento dal 35,9% del campione

ZURIGO - Gli analisti finanziari continuano a vedere l'economia svizzera in frenata: l'indice sulle prospettive economiche calcolato da Credit Suisse (CS) e da CFA Society Switzerland sulla base di un sondaggio fra gli esperti si è attestato in settembre a -69,2 punti, si evince dai dati pubblicati oggi.

Rispetto al mese prima il dato è peggiorato (-12,9 punti), segnalando che sono più numerosi gli specialisti che si aspettano un peggioramento della congiuntura di quelli che puntano sull'evoluzione opposta. Inoltre il perdurare dell'indicatore su livelli così negativi per una certa durata di tempo era stato osservato solo durante la crisi finanziaria (2008/2009) e quella dell'euro (2011), sottolineano gli specialisti di CS.

Scendendo nei dettagli, il 76,9% degli interrogati pronostica un peggioramento della situazione congiunturale nei sei mesi successivi, il 7,7% un miglioramento, mentre il 15,5% è convinto che non vi saranno cambiamenti (valori che determinano poi l'indice complessivo: 7,7 meno 76,9 = -69,2). Rispetto ad agosto sono aumentati i pessimisti (+8,1 punti), mentre sono diminuiti sia gli ottimisti (-4,8 punti), sia coloro che puntano sullo status quo (-3,4 punti).

Peggiorato, nel confronto mensile, è anche il giudizio sulla situazione congiunturale attuale, con un indice a 18,0 punti (-6,2 punti). La sfiducia per il futuro elvetico si accompagna a un'analisi ancora più fosca per l'Eurozona (-43,6 punti) e la Cina (-48,6 punti), mentre per gli Stati Uniti le prospettive appaiono neutre (0,0 punti).

L'inflazione in Svizzera è vista in aumento dal 35,9% del campione, mentre il 32,1% si aspetta un calo e il 41,0% stabilità. I tassi d'interesse sono attesi in crescita nel corto termine (91,9%) e anche sul lungo periodo il 73,0% ipotizza una progressione: assai meno consistente è la quota di chi non scorge mutamenti (16,2%) e una sparuta minoranza del 10,8% mette in conto una contrazione.

Il 42,9% degli interrogati prevede inoltre una flessione dell'indice di borsa elvetico SMI nei prossimi sei mesi, il 37,1% punta su valori stabili e il 20,0% su una progressione. Sul fronte valutario, il 37,8% ritiene che non vi saranno cambiamenti nel corso euro/franco, l'8,1% si aspetta un indebolimento del franco e il 54,1% un rafforzamento. Riguardo alla disoccupazione il 44,7% vede una crescita dei senza lavoro, il 50,0% una stagnazione e il 5,3% un calo.

Al sondaggio, effettuato fra il 15 e il 22 settembre, hanno partecipato 39 analisti.
 
 

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