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SVIZZERAUna vendemmia scarsa ma di qualità eccellente

29.03.21 - 08:40
Il raccolto del 2020 si è fermato a 83,4 milioni di litri. Un calo del 14,8% rispetto all'anno precedente
Tipress (archivio)
Una vendemmia scarsa ma di qualità eccellente
Il raccolto del 2020 si è fermato a 83,4 milioni di litri. Un calo del 14,8% rispetto all'anno precedente
Nell'ultimo decennio, solo nel 2017 - a causa del gelo - sono stati registrati quantitativi più bassi.

BERNA - Il 2020 è stato un anno "agrodolce" per i vitivinicoltori svizzeri, che da una parte hanno dovuto fare i conti con un raccolto inferiore alla media ma che possono però consolarsi grazie all'ottima qualità dell'uva.

Cifre alla mano, riferisce oggi l'Ufficio federale dell'agricoltura, il raccolto 2020 si è fermato a 83,4 milioni di litri. Uno scarto del 14,8% rispetto all'anno precedente, che equivale a 14,5 milioni di litri in più. Guardando all'ultimo decennio, solo nel 2017 - a causa del gelo - venne messo a referto un risultato più basso.

Questo calo è riconducibile al periodo di tempo freddo e particolarmente umido che ha incorniciato la fase principale della fioritura, provocando così una caduta insolitamente elevata di fiori e piccoli acini. Una proverbiale tegola dopo che la primavera aveva apparecchiato le condizioni ideali per lo sviluppo della vite (che in molte località ha iniziato a fiorire già tra la fine di maggio e l'inizio di giugno).

L'estate ha invece dato una mano importante, influendo sulla qualità dell'uva - dal buon aroma e con un elevato tenore di zucchero - e le temperature calde fino a settembre inoltrato hanno messo il piede sul gas anche al processo di maturazione. Non a caso, in alcune regioni la vendemmia ha avuto inizio anche con tre settimane di anticipo rispetto agli altri anni.

 

 

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COMMENTI
 

Ro 3 anni fa su tio
83 milioni di litri non sono sufficienti ? Ansi a dire il vero se guardiamo alle bottiglie invendute ..... sono ancora troppo alta la produzione. Senza tralasciare che si immetterebbero meno veleni in natura, visto che l’anno scorso diverse vigne erano “ imbiancate “ a luglio/agosto (2021). Ma sono ragionamenti alieni e quindi non comprensivi. Eh già, sono ancora qua, cara avidità.
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