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SVIZZERALa pandemia ha falciato queste aziende

28.08.20 - 14:20
La pandemia sta colpendo l’economia svizzera. Licenziamenti e prime aziende che dichiarano fallimento
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Fonte 20Minuten/Barbara Scherer
La pandemia ha falciato queste aziende
La pandemia sta colpendo l’economia svizzera. Licenziamenti e prime aziende che dichiarano fallimento

BERNA - Chi più chi meno, tutte le aziende stanno soffrendo la crisi economica dovuta alla pandemia da Covid-19. Ma per qualcuno la crisi si è rivelata devastante se non addirittura fatale. 

Gli impianti di risalita del Titlis, con sede a Engelberg (OW), hanno ammesso di dover licenziare diversi dipendenti a causa del Covid. A partire dall’autunno non tutti potranno rientrare al lavoro.

L’affluenza dall’inizio di giugno - mese in cui è avvenuta la riapertura dopo il lockdown - la prima ferrovia di montagna della Svizzera ha assistito a una vera e propria penuria di turisti. 

La società che gestisce gli impianti di risalita ha chiuso il primo semestre dell’esercizio 2019/2020 con una perdita netta di 3,0 milioni di franchi, contro un utile di 2,4 milioni fatto registrare nello stesso periodo dello scorso anno.

Che le cose andassero male si era già capito durante la stagione estiva: i visitatori svizzeri ci sono stati, ma l’assenza dei turisti internazionali, un settore che rappresenta il grosso sul mercato degli introiti, è pesata troppo.

Ma gli impianti di risalita del Titlis non sono gli unici a piangere lacrime amare. A fine di luglio, il marchio di abbigliamento Orsay ha annunciato la chiusura di tutte le undici filiali in Svizzera. Una decisione motivata con alte perdite dovute alla crisi dovuta alla pandemia. Risultato: 55 dipendenti hanno perso il lavoro.

Chi ha invece dovuto chiudere baracca e dichiarare fallimento è il tour operator studentesco e giovanile STA Travel: sono state chiuse 12 filiali in tutta la Svizzera. 

La pandemia ha anche inferto il colpo mortale al settore tessile nel cantone di Glarona: la Jenny Fabrics a Ziegelbrücke e la Mitloedi Textildruck hanno dovuto dichiarare bancarotta e hanno lasciato a casa ben 131 dipendenti. 

Anche l'industria dei media ne sta risentendo: a metà agosto, la CNN Money Svizzera ha annunciato l’imminente chiusura. La crisi ha messo la parola fine per la prima emittente commerciale in lingua inglese del nostro paese.

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COMMENTI
 

pillola rossa 3 anni fa su tio
La politica, non la plandemia

Mah916 3 anni fa su tio
Se qualcuno pensa che ci siano lavori o business "sicuri" si sbaglia di grosso! Se non c'e' un cambio di rotta ed accettiamo di convivere normalmente con il virus ci saranno serie ripercussioni sociali...

miba 3 anni fa su tio
Già...mentre le banche pur facendo utili sfruttano il coronavirus per licenziare (Credit Subisse) e mentre i miliardari, tra cui Jeff Bezos, Mark Zuckerberg, Bill Gates e Warren Buffet durante il coronavirus hanno incrementato la loro fortuna in maniera oscena. Mah...chissà se qualcuno di tanto in tanto si pone qualche domanda...........

F/A-18 3 anni fa su tio
Queste sono le prime di una lunga fila di imprese che strada facendo si aggiungeranno, prepariamoci...

momo73 3 anni fa su tio
Muoiono più aziende che persone, scopriremo che ci vuole il Norton per questo virus virtuale

The Osage 3 anni fa su tio
Voglio dire, ma c'è qualcuno che si meraviglia di questa situazione economica che andrà sempre più a peggiorare? Nei prossimi mesi andrà sempre peggio e si pagheranno le conseguenze economiche in maniera dura, in alcuni settori. Gli aiuti della confederazione sono stati veloci ma improntati alla corta durata. Nulla è stato pensato per un periodo più lungo, al momento. Questa situazione andrà avanti ancora per mesi, molti mesi e le persone ci penseranno più volte prima di procedere a fare degli acquisti e/o accollarsi spese su un lungo periodo. Ma comunque è tutto a posto.

spank77 3 anni fa su tio
Risposta a The Osage
Motivo in più per fare tutto il possibile per evitare ancora situazioni così. Portare mascherina per spostarsi, per fare acquisti non porta certo la economia alla rovina. Fare inserire la Svizzera nelle liste dei paesi a rischio invece è una mazzata per il settore turistico. Far passare la Svizzera per un paese ribelle per colpa di pochi e anche controproducente. Sono le chiusure di emergenza a rovinare L economia. Almeno che il genio di turno non propone cosa fare se si sfiora ancora L occupazione dei posti letto (cure intense escluse) come successo ad aprile..specifichiamo ondata di occupazione dopo lock down..altrimenti chissà come sarebbe stato...La mascherina non basta più a quel punto. Quindi prima su capisce che e importante porre dei filtri prima dell arrivo dell autunno. Accompagnato dall altro virus. Che a livello gestionale sanitario non semplifica le cose . Vale la pena rischiare solo per non mettere una mascherina almeno fino alla primavera ? detto da una il quale posto di lavoro non sarebbe perfortuna toccato... Ma penso agli altri e alla salute economica e sanitaria Svizzera. Perché poi si ripercuote su tutti.

pillola rossa 3 anni fa su tio
Risposta a spank77
...l'occupazione dei posti letto (cure intense escluse) come successo ad aprile... spunk, è pacifico che questo accade tutti gli anni, ma solo quest'anno è stato pompato ad arte. Cosa bisogna fare? Un dietrofront sui tagli per la salute, maggiori capacità per gli ospedali e, soprattutto, permettere di fare le autopsie allo scopo di adattare la cura alla malattia e non andare avanti facendo errori su errori peggiorando una situazione di per sé gestibile. Molte persone sono state vittime della malagestione, non del virus.

Mag 3 anni fa su tio
Risposta a spank77
Dopo aver letto questo commento, comprendo che la scienza futuristica ha strumentalmente omesso di rivelare che i robot non sono di metallo, ma sono di carne umana.
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