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SVIZZERAUnia chiede 4 miliardi al Consiglio federale: servono misure per tutelare i lavoratori

13.03.20 - 11:18
Il sindacato sostiene la necessità di garantire i salari e proteggere dai licenziamenti
Archivio Keystone
Fonte Ats ans
Unia chiede 4 miliardi al Consiglio federale: servono misure per tutelare i lavoratori
Il sindacato sostiene la necessità di garantire i salari e proteggere dai licenziamenti
All'ente pubblico viene chiesto di seguire cinque approcci per affrontare l'attuale situazione d'emergenza

BERNA - Unia ha chiesto al Consiglio federale di stanziare almeno 4 miliardi di franchi per garantire i salari e proteggere dal licenziamento i lavoratori minacciati dal coronavirus.

Il maggiore sindacato svizzero ha inoltre annunciato che si aspetta determinate misure per gli ultra 50enni, programmi di stabilizzazione per i settori più toccati e provvedimenti per garantire la loro salute.

«La situazione straordinaria richiede misure straordinarie», ha affermato Unia in un comunicato. Sottolineando che sono particolarmente a rischio i lavoratori precari e i dipendenti scarsamente retribuiti del settore dei servizi: la crisi e la sua gestione non devono pesare sulle loro spalle. Per proteggerli le autorità sono invitate ad agire immediatamente adottando le misure giuste e fornendo i necessari finanziamenti. 

Secondo Unia, l'ente pubblico deve creare un fondo di almeno 4 miliardi di franchi per finanziare cinque approcci che devono essere seguiti:

    • Innanzitutto occorre garantire i salari: sì quindi al lavoro ridotto, ma anche a un intervento dello stato per garantire lo stesso livello degli stipendi.
    • Vanno evitati i licenziamenti, mettendo liquidità a disposizione delle aziende toccate dalla crisi.
    • Il governo deve adattare le prestazioni delle assicurazioni sociali alla situazione straordinaria. In particolare nell'assicurazione disoccupazione è necessario aumentare di 200 giorni il diritto alle prestazioni per gli ultra 50enni.
    • Serve un programma di stabilizzazione per settori particolarmente colpiti come il turismo, i servizi alla persone, la cultura o gli eventi. Al tempo stesso, la Banca nazionale deve perseguire una politica monetaria attiva per combattere la sopravvalutazione del franco. Nel medio termine sono inoltre necessari investimenti nel settore sanitario e per dare una svolta ecosostenibile all'economia.
    • I dipendenti devono avere voce in capitolo sulla tutela della salute. Le autorità devono invitare i datori di lavoro di tutti i settori e le imprese a coinvolgere il personale e i sindacati nella pianificazione di queste misure.
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COMMENTI
 

vulpus 4 anni fa su tio
Altri che ragliano chiedendo allo stato. Stessa cosa Quadranti che non trova di meglio , che in una situazione critica, si preoccupa delle riunioni online del gran consiglio o delle commissioni. Abbiamo fallito ( i politici li abbiamo ahimè eletti noi) in una situazione che richiedeva grande prudenza. Ora diamo fiducia ai sanitari e ai medici e che i politici stiano zitti. Seguiamo le raccomandazioni, per uscirne non troppo ammaccati

jena 4 anni fa su tio
non é che i disoccupati ticinesi stanno meglio...

Mag 4 anni fa su tio
UNIA sta facendo il suo lavoro sociale. Che lo facesse anche qualcun'altro rivendendo dalle fondamenta il sistema sanitario che, davanti a una epidemia di un virus non mortale (lo è solo per l'85% delle persone ad alto rischio di salute), se la sta facendo addosso tanto da chiedere al mondo intero di fermarsi; sarebbe come se il Comune chiedesse ai cittadini di non mangiare più perché c'è tropo umido da smaltire.

tazgana 4 anni fa su tio
Vediamo di uscirne va. Possibile che non si capisce che il problema è ben più grave, dai UNIA chiudi gli uffici e ascolta le autorità, poi quando ne usciremo vedremo cosa è rimasto

Clo 62 4 anni fa su tio
UNIA è il momento semplicemente di tacere, non è il momento dei facili proclami ma sempre con il fondoschiena altrui. Prima si spegne l’incendio poi si pensa a ricostruire
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