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SVIZZERAI marchi della moda pagano per essere posizionati meglio su Zalando

27.11.19 - 11:10
Da non molto sugli articoli in cima alla lista dei risultati compare l'indicazione "Sponsorizzato". Zalando: «Oggi come oggi i clienti sono abituati»
Keystone
Un algoritmo adatterebbe comunque i risultati alle preferenze dell'utente
Un algoritmo adatterebbe comunque i risultati alle preferenze dell'utente
I marchi della moda pagano per essere posizionati meglio su Zalando
Da non molto sugli articoli in cima alla lista dei risultati compare l'indicazione "Sponsorizzato". Zalando: «Oggi come oggi i clienti sono abituati»

ZURIGO - Se ogni tanto fate acquisti su Zalando l’avrete già notato: che cerchiate una giacca da uomo o un cappotto da donna, i primi articoli che vi vengono mostrati non sono per forza quelli più corrispondenti ai vostri gusti o i più nuovi. Da non molto, il gigante dello shopping online riserva invece i primi tre posti della lista dei risultati a dei capi indicati come “sponsorizzati”, seguiti da un certo numero di prodotti senza indicazioni particolari, seguiti ancora da altri articoli “sponsorizzati”.

Interrogata a riguardo da 20 Minuten, la portavoce di Zalando Linda Hübner spiega: «Al momento circa il 2% delle voci sulle pagine di dettaglio dei prodotti sono sponsorizzate», fa sapere. L’indicazione “sponsorizzato” è stata introdotta in alcuni mercati a partire dall’estate scorsa. Dietro questi piazzamenti speciali c’è l’agenzia di marketing dello shop online, ZMS, che offre ai marchi una migliore visibilità e conseguenti maggiori vendite.

Sui prezzi di tale servizio Hübner non si sbottona. Variano a dipendenza del tipo e del volume richiesto, afferma. Per i marchi è importante una modulazione in base al gruppo di consumatori che si intende raggiungere: «Grazie all’algoritmo di Zalando possiamo adattare i prodotti sponsorizzati a seconda delle preferenze dei clienti», illustra la portavoce.

Il gigante delle vendite online non intende tuttavia dire perché non fornisca ai clienti più informazioni sull’indicazione “Sponsorizzato”: «Oggi come oggi i clienti sono abituati a vedere articoli sponsorizzati, sia sui social media sia durante le ricerche su internet», sostiene. In ogni caso, conclude, gli utenti possono continuare a filtrare i prodotti in base alle proprie preferenze o al prezzo.

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