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I tre prodotti sperimentali saranno sviluppati dall'impresa americana, che avrà una compartecipazione in due società
BASILEA - Novartis ha concluso con Boston Pharmaceuticals un accordo di sviluppo per tre antibiotici sperimentali. La multinazionale renana riceverà un pagamento iniziale non precisato e avrà una compartecipazione in due società fondate con l'impresa americana per sviluppare ulteriormente e commercializzare questi trattamenti.
L'agenzia Reuters vede nell'operazione un passo nel riorientamento di Novartis prospettato da Vasant Narasimhan, che dal primo febbraio ha sostituito Joseph Jimenez quale nuovo CEO del gruppo renano. Il manager americano di origini indiane aveva annunciato dopo il suo insediamento la trasformazione di Novartis «in una società farmaceutica più focalizzata».
Il contratto prevede pure versamenti pagamenti "di tappa" e commissioni sulle vendite di prodotti arrivati allo stadio commerciale, indica una nota diramata oggi da Novartis. I dettagli dell'operazione sono soggetti a una clausola di confidenzialità.
Due degli antibiotici sperimentali, denominati LYS228 e II57, sono destinati a combattere gli enterobatteri resistenti ai carbapenemi (CRE), il terzo - chiamato MAK181 - è un inibitore di infezioni da Pseudomonas.
L'impresa biofarmaceutica Boston Pharmaceuticals appartiene a Gurnet Point Capital (GPC), piattaforma internazionale finanziaria di investimento nell'ambito sanitario fondata nel 2014 dall'ex "patron" di Serono Ernesto Bertarelli. Essa si presenta in un proprio comunicato come partner di società biotecnologiche e farmaceutiche innovative e gruppi accademici in vista dell'acquisto o dello sfruttamento di licenze per prodotti che si trovano tra gli ultimi stadi dello sviluppo preclinico e i primi stadi di sviluppo clinico.
La società aggiunge nella nota di aver pure ottenuto da GlaxoSmithKline (GSK) i diritti su cinque programmi precoci di sviluppo, due dei quali hanno già raggiunto lo stadio clinico mentre un altro è pronto fare questo passo.
