Cerca e trova immobili

FRANCIA / GERMANIAEnergia nell'Ue: si accende la questione del nucleare

20.01.22 - 15:09
Il segretario di stato tedesco per l'ambiente Stefan Tidow ha espresso la propria contrarietà
Keystone
Energia nell'Ue: si accende la questione del nucleare
Il segretario di stato tedesco per l'ambiente Stefan Tidow ha espresso la propria contrarietà
La Ministra francese Barbara Pompili ritene il contrario: «Nucleare? Non possiamo farne a meno, al momento»

AMIENS - «Il nucleare non è un'energia verde, né sostenibile, né economicamente vantaggiosa, e la questione della gestione dei rifiuti non è risolta».

Sono state molto decise le parole del Segretario di stato tedesco per l'ambiente, Stefan Tidow, durante una riunione dei Ministri dell'ambiente dei Paesi membri dell'Unione europea. Lo riporta l'agenzia stampa AFP.

La Germania, lo ricordiamo, si oppone con forza all'inclusione dell'energia nucleare nel progetto di etichettatura verde ("tassonomia Ue") presentato alla fine di dicembre dalla Commissione europea. C'è ancora tempo fino a domani per richiedere delle modifiche, prima della pubblicazione del testo ufficiale.

Un fronte contrario
Il testo finale - che indicherà verso quali settori indirizzare gli investimenti - sarà poi considerato adottato quattro mesi dopo la sua pubblicazione, a meno che non sia respinto da una maggioranza del Parlamento europeo. Maggioranza che diventerà difficile da raggiungere, secondo Tidow, se venisse inclusa nel testo l'energia nucleare.

In effetti, anche l'Austria e il Lussemburgo, ad esempio, sono contrari all'inclusione dell'atomo, denunciato da Vienna come «troppo costoso e troppo lento» nel contrasto ai cambiamenti climatici.

Un fronte favorevole
Il Ministro francese della transizione ecologica, Barbara Pompili, è completamente in disaccordo, in particolare viste le tempistiche: «Non possiamo farne a meno in un momento in cui dobbiamo ridurre le nostre emissioni molto rapidamente. Quando avremo delle soluzioni di stoccaggio (per le energie rinnovabili), la domanda potrà essere posta diversamente», ha risposto a Tidow.

La Francia, che sta rilanciando la sua industria nucleare (considerata una fonte di energia stabile e a basse emissioni di carbonio), è spalleggiata nella sua battaglia da alcuni Paesi dell'Europa centrale, come la Polonia, che dipende ancora molto da centrali a carbone fortemente inquinanti.

«La Commissione ha presentato un testo equilibrato e di compromesso. Ovviamente, alcuni paesi hanno punti in cui sono in disaccordo, ma faremo un buon lavoro insieme», ha concluso Barbara Pompili, fiduciosa di una buona riuscita della tassonomia.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 

NonilTicineseMedio 2 anni fa su tio
Segretario di stato per l'ambiente eppure afferma l'esatto opposto di ciò che decine di studi mostrano, l'energia nucleare é estremamente pulita (in molte ricerche é risultata la più pulita), é estremamente sicura (morti per unità di energia prodotta sono minori del solare e dell'eolico addirittura), sul fatto della vantaggiosità economica, beh, sicuramente avere nucleare é vantaggioso. È per caso una coincidenza che la Germania che non ha più nucleare ha la corrente più costosa dell'intero continente, mentre la Francia con molto nucleare, ha prezzi energetici decisamente ridotti? A memoria attorno al 60% in meno, ma non vorrei dire falsità. Costruire un nuovo impianto nucleare oggi é costoso, questo é vero, ma la ragione principale é che questi progetti vengono rallentanti e resi artificialmente e arbitrariamente costosi da procedure e decisioni burocratiche inutilmente lunghe, gruppi ambientalisti (quelli sponsorizzati dall'industria petrolifera e dell'automobile, molto presenti in Germania) che fanno infiniti ricorsi e politici chiaramente contrari perché altrimenti non si prenderebbero i soldi dalla shell o VW di turno. Anche contanto il prezzo artificialemnte alto causato da politici e gruppi ambientalisti sponsorizzari dall'industria pertrolifera così come dalla popolazione a cui il cervello é stato lavato da campagnie pubblicitarie, rimane comunque vantaggioso economicamente. vi ricordo che una centrale nucleare ha una durata di vita di 60 anni. SESSANTA ANNI. Le centrali in svizzera sono state costruite negli anni '70 del secolo scorso e rimarranno in funzione fino agli anni '30 del 21esimo secolo. Faccio notare, reattori costruiti 50 anni fa, con tecnologie di 60 anni fa, avranno una durata di vita di 60 anni previsti. Volendo, anche facilmente allungabili con piccoli rinnovamenti, aggiornamenti e ispezioni di controllo. Immaginate cosa possiamo fare con la tecnologia di questo secolo, ancora meglio, di questo decennio. Per un po' di contesto sul livello tecnologico dei tempi, la prima trasmissione televisiva a colori in Svizzera fu trasmessa nel '68, anche se le televisioni che effettivamente potevano riprodurre questi colori (o anche le televisioni in bianco e nero se per questo) non erano esattamente molto popolari e nei soggiorni di ogni famiglia. Oltre a tutto questo, la Germania ha chiuso il nucleare (la fonte energetica più sicura, più pulita e se lo volessimo, la più economica, ma anche se non cambiassimo la politica rimarrebbero comunque economicamente vantaggiose), per poi dover costruire nuovi impianti a carbone (letteralmente i più pericolosi, con il maggior numero di morti, i più sporchi in assoluto e nemmeno di un margine insignificante). Per unità di energia generata, il carbone uccide letteralmente più di 1'000 volte le persone che una produzione da fonti nucleare ucciderebbe. Il nucleare é l'unica opzione che realisticamente può alimentare i nostri bisogni energetica come specie senza emettere troppe emissioni o in generale uccidere troppe persone nel suo funzionamento. quasi dimenticavo, il "problema" delle scorie nucleare é così facilmente risolvibile che pure alcuni animali ci arrivano, letteralmente, ci arrivano e lo fatto. Fanno i loro bisogni dentro un buco, e poi coprono il buco. prendiamo le scorie nucleare, e le rimettiamo dove abbiamo trovato l'uranio in primo luogo, in un buco sotto terra. Tutto questo, senza contare gli enormi progressi fatti, dal ritrattamento delle vecchie scorie nucleari per usarle come nuvvo carburante, ai reattori a sale fuso, reattori modulari, reattori ad acqua pesante pressurizzata, reattori avanzati a raffreddamento a gas(gas inteso come stato della materia, non quello schifo di carburante fossile), reattori autofertilizzanti (breeder reactors o FBR). Qua sto solo parlando di reattori "convenzionali" a fissione nucleare, in un futuro non troppo lontano, potremo forse avere reattori a fusione nucleare. Che sono completamente un altra storia.

emib53 2 anni fa su tio
Risposta a NonilTicineseMedio
Sei il portavoceü dei padroni delle centrali, di Chiesa o di entrambi? L'elettricità prodotta con il nucleare è più cara in Svizzera anche senza consideare gli enormi costi dello smaltimento dell'impianto a fine ciclo, costi non ancora esattaamente conosciuti e che dovranno probabilmente pagare i contribuenti visto che gli importi messi daa parte dei produttori sono ridicoli.

Mattiatr 2 anni fa su tio
Risposta a NonilTicineseMedio
Concordo, diciamo che il problema del nucleare (visto dall'opinione pubblica) è lo smaltimento delle scorie. Riguardo questo tema, basta fare dei siti di stoccaggio all'altezza del pericolo che queste comportano. Ritengo che in Svizzera ci sia la capacità ''burocratica'' per creare e gestire questi siti senza grandi complicazioni, d'altronde sul tema siamo stati in passato i più sensibili (la nostra è la nazione con più bunker al mondo in rapporto alla popolazione). Inoltre il nucleare è una fonte energetica costante, che proprio in queste condizioni da il suo massimo. Il fatto stesso che non conviene aumentare o ridurre la potenza di un reattore nucleare, permetterebbe di avere una base d'offerta energetica solida. Le rinnovabili potrebbero quindi fornire supporto.¶ Per quanto riguarda il tema inquinamento, le scorie nucleari vengono immagazzinate, quelle del carbone, gas, ... invece vengono rilasciate nell'atmosfera. Il solare, e l'eolico sono inquinanti durante la catena produttiva, quindi semplicemente stiamo nascondendo la polvere sotto il tappeto. Per quanto riguarda l'idroelettrico porto come esempio le polemiche recenti sulla manutenzione della Verzasca (ci hanno portato via le nostre case ecc.), in una Svizzera dove per fare un'autostrada ci sono decine di ricorsi perché si taglia il campo di vacche, figuriamoci se si espropriasse un intero villaggio.¶ Diciamo che il tema è molto complesso, per non parlare di rapporti con l'UE o quant'altro. Non penso che con le rinnovabili potremo assecondare il fabbisogno energetico nazionale. Diciamo che trovo giusto riportare il tema nucleare alla bocca dell'opinione pubblica.

Dario Lampa 2 anni fa su tio
Risposta a NonilTicineseMedio
tutto molto bello e ben scritto ma ballare attorno alla questione ancora irrisolta della effettiva sicurezza dello stoccaggio sotterraneo con tanti sofismi superflui non risolve la questione. Inoltre, una centrale nucleare impiega decenni per venir costruita ed entrare in funzione, decenni che non abbiamo a disposizione. Il rinnovabile impiega mesi, anni al massimo, dunque il rinnovabile prima. Punto. Sarò contentissimo di riaprire la questione quando le tecnologie sperimentali di cui parli smetteranno di essere sperimentali, ed avremo un solido piano per far fronte alla crisi climatica in tempo utile tramite il rinnovabile. Prima di allora, il discorso è fine a se stesso.

Dario Lampa 2 anni fa su tio
Risposta a Mattiatr
"Non pensi" che le rinnovabili possano assecondare il fabbisogno energetico nazionale? Meno male che ci sono questi argomenti concreti a sostenere il tuo dibattito, l'IPCC invece ha solo numeri, calcoli e dati di fatto per dimostrare l'esatto contrario. Guarda mi sa che vinci tu!

emib53 2 anni fa su tio
Checché ne dica Chiesa che, probailmente, è solola voce dei suoi padroni! Il nucleare badato sulla fissione è il passato.

Dalu 2 anni fa su tio
Bravo!!!!
NOTIZIE PIÙ LETTE