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FranciaLa Francia ha ordinato il bando di Wish da motori di ricerca e app store

29.11.21 - 20:43
La decisione arriva in seguito al rilevamento di un numero ingente di prodotti non conformi alla legge e pericolosi
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La Francia ha ordinato il bando di Wish da motori di ricerca e app store
La decisione arriva in seguito al rilevamento di un numero ingente di prodotti non conformi alla legge e pericolosi

PARIGI - In francese desiderio non sarà più Wish. La piattaforma americana che vende di tutto e di più è stata bannata dai principali motori di ricerca dell'Esagono e presto seguirà anche Google. Il motivo: la maggior parte dei prodotti non sono conformi alla legge sulla tutela dei consumatori.

Tra il 2018 e il 2020 l'Amministrazione generale sulla concorrenza, sul consumo e contro le frodi del Ministero dell'economia aveva messo sotto la lente i rivenditori online più navigati dai francesi come Amazon e Ebay e aveva trovato che più del 60% dei prodotti disponibili non erano conformi alla legge. Sopra tutti era spiccato Wish con 140 dei suoi prodotti analizzati. Il 95% dei suoi giocattoli non era conforme e il 45% pericoloso. Ancora meno forte l'elettronica, con sempre il 95% degli apparecchi non conformi, ma con il 90% di prodotti pericolosi. Nel settore bigiotteria era stato riscontrato che il 62% della merce era pericolosa.

La Francia aveva ordinato lo scorso luglio al sito americano di rendersi conforme alle leggi, nel dettaglio di «smettere d'ingannare i consumatori sulla natura dei prodotti e sui rischi inerenti al loro utilizzo» Inoltre la commissione d'inchiesta aveva constatato nella sua indagine come il sito non trattasse resi e richiami in modo soddisfacente. Ad esempio nel caso in cui un prodotto veniva richiamato dall'azienda, il cliente non riceveva una motivazione, solo che doveva rispedirlo al mittente. Per fare questo Wish ha avuto due mesi di tempo. A settembre le cose non erano cambiate. Al contrario, la merce che la Francia aveva chiesto venisse rimossa dal mercato sul suo territorio era riapparsa sul sito con nomi diversi, ma produttore e oggetto erano rimasti gli stessi.

Perciò lo scorso 24 novembre Parigi ha ordinato che Wish venisse rimosso dai motori di ricerca e dagli app store. Il primo a eliminare il sito dai risultati è stato Qwant, poi è seguito Bing. Su Google invece il sito è rimasto accessibile per tutto il weekend del Black friday. Poi, questa mattina, l'applicazione non era più disponibile sullo store per Android e nemmeno su quello Apple. I clienti possono comunque continuare ad accedere al sito digitando l'indirizzo nella barra di ricerca. Ma anche questo potrebbe diventare un ricordo. Infatti, riporta Rtl, il ministro dell'Economia Bruno Le Maire è pronto ad andare ben oltre. Se, nonostante il bando, la piattaforma non si metterà in linea alla giurisdizione francese, «vieteremo la presenza di Wish sul territorio francese».

Oggi l'Amministrazione generale sulla concorrenza, sul consumo e contro le frodi ha diramato un comunicato in cui vengono elencati ulteriori punti che verranno sottoposti a un giudice. L'Amministrazione accusa Wish d'ingannare i consumatori inserendo loghi sulla merce molto simili e a volte indistinguibili di marchi famosi di mettere sul sito dei prodotti che non sono in realtà in vendita e di fare sconti, anche del 90%, calcolati sulla base di prezzi ingannevoli.

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