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AUSTRALIADati di localizzazione, multa in arrivo per Google

16.04.21 - 15:20
Nuovi guai a livello di privacy per il gigante della tecnologia, questa volta in Australia
Depositphotos (wolterke)
Dati di localizzazione, Google dovrà pagare una multa milionaria in Australia.
Dati di localizzazione, Google dovrà pagare una multa milionaria in Australia.
Dati di localizzazione, multa in arrivo per Google
Nuovi guai a livello di privacy per il gigante della tecnologia, questa volta in Australia

SYDNEY - Google dovrà pagare una multa milionaria in Australia, in quanto non avrebbe dichiarato con chiarezza il modo in cui raccoglie informazioni sui dati di localizzazione.

Lo riporta Abcnews, sulla base degli esposti del tribunale federale presieduto dal giudice Thomas Thawley.

A portare il gigante della tecnologia in tribunale è stata l'Australian Competition and Consumer Commission (ACCC), associazione per i diritti dei consumatori. In particolare, l'accusa è che Google abbia ingannato i consumatori, omettendo di specificare che anche la funzione “Web e Attività app”, presente su Android di default, permette di raccogliere e memorizzare i dati sulla localizzazione.

In parole semplici, i clienti pensavano d'impedire la raccolta dei propri dati solo con la disattivazione della "cronologia della posizione", ma in realtà il gigante continuava a raccogliere e utilizzare i dati tramite l'impostazione "Web e attività app".

«Diversi milioni»

La corte dovrà ora decidere l'entità della violazione, ma il presidente di ACCC Rod Sims ha detto ad Abcnews che cercheranno un risarcimento per «diversi milioni».

Sims, inoltre, si è detto «assolutamente soddisfatto» da quanto emerso dal tribunale, spiegando che è la prima sentenza al mondo in difesa dei consumatori sulla questione dei dati di localizzazione.

Insomma, questa decisione ha inviato un «messaggio molto chiaro» alle piattaforme digitali sulla «necessità» di essere onesti con i consumatori, ha aggiunto.

«Possibile appello»

Dal canto suo, un portavoce di Google ha detto in una dichiarazione che l'azienda sta «attualmente esaminando le opzioni da intraprendere, compreso un possibile appello».

«Offriamo robusti controlli per i dati di localizzazione e cerchiamo sempre di offrire di più; ad esempio, abbiamo recentemente introdotto delle opzioni di cancellazione automatica della cronologia delle posizioni, rendendo - per gli utenti - ancora più facile controllare i propri dati», ha dichiarato il portavoce.

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