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ITALIAJust Eat, i rider diventano dipendenti

29.03.21 - 20:56
I sindacati sono riusciti a strappare un accordo.
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Fonte ats ans
Just Eat, i rider diventano dipendenti
I sindacati sono riusciti a strappare un accordo.
Per i lavoratori del gigante del delivery arriva l'attesa regolarizzazione

MILANO - I rider di Just Eat diventeranno lavoratori dipendenti e avranno il contratto della logistica: lo prevede un accordo tra JustEatTAKEAWAY.com Express Italy Srl, e le categorie di Cgil, Cisl, Uil dei trasporti e dei lavoratori atipici. Per i lavoratori del colosso del delivery arriveranno quindi buste paga, ferie, malattia e la tutela contro gli infortuni anche se una parte della retribuzione resterà ancorata al risultato quindi alle consegne fatte.

Il gruppo delle consegne a domicilio, che già in novembre aveva annunciato l'avvio del processo di regolarizzazione, in Italia prevede l'inquadramento dei rider come lavoratori subordinati e nel corso l'anno l'assunzione di circa 4.000 rider in tutto il Paese.

«È un risultato importante- affermano Cgil, Cisl, Uil - che restituisce la giusta dignità all'attività di questi lavoratori, affermando diritti ed eque tutele contrattuali. Just Eat Takeaway ha accettato di applicare ai rider il Contratto nazionale Trasporti, Merci e Logistica integralmente convenendo con la proposta del sindacato e ritenendolo idoneo alle proprie necessità, articolando le diverse clausole e la necessità di maggiore flessibilità organizzativa attraverso un accordo aziendale».

I rider di Just Eat diventano così - spiegano Cgil, Cisl, Uil - «lavoratori subordinati, dipendenti a cui saranno garantiti: paga base, legata ai minimi contrattuali e non alle consegne, TFR, previdenza, integrazione salariale in caso di malattia, infortunio, maternità/paternità, ferie, orario di lavoro minimo garantito, maggiorazioni per il lavoro supplementare, straordinario, festivo e notturno, rimborso spese per uso mezzo proprio, dpi adeguati, anche in riferimento al momento pandemico in corso, e diritti sindacali. È previsto, inoltre, un premio di valorizzazione, che tiene conto delle consegne effettuate, limitando le stesse ad un massimo di quattro nell'arco di un'ora, al fine di ridurre al minimo il rischio per la salute e la sicurezza dei rider».

«Siamo convinti - dicono i sindacati - che possa aiutare ad indicare una via di regolazione del settore. Auspichiamo che le altre piattaforme seguano il modello di subordinazione oggi definito per creare una situazione di parità di condizioni. Non c'è bisogno di inventarsi nulla, le regole e i contratti nazionali esistono già. È importante continuare a lavorare insieme per perseguire un'idea di crescita e di sviluppo che sappia tenere insieme produzione, qualità e buona occupazione, profitto e sicurezza, tutto ciò rimettendo al centro il valore della persona, in un contesto di relazioni sindacali partecipativo, improntato al dialogo. Nei prossimi giorni - concludono Cgil, Cisl, Uil - lavoreremo per spiegare il valore dell'intesa e raccogliere il consenso che sappiamo alto fra i lavoratori».

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