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STATI UNITIRecord di iscritti in disoccupazione, ma la Casa Bianca minimizza

26.03.20 - 17:08
Il numero di richieste è salito da 281'000 a 3,3 milioni, battendo nettamente il precedente record di 695'000
keystone-sda.ch (SARAH SILBIGER / POOL)
Steven Mnuchin, Segretario al tesoro USA.
Steven Mnuchin, Segretario al tesoro USA.
Fonte ats ans
Record di iscritti in disoccupazione, ma la Casa Bianca minimizza
Il numero di richieste è salito da 281'000 a 3,3 milioni, battendo nettamente il precedente record di 695'000
«È disastroso», affermano alcuni analisti, «In pratica è stato spazzato via un anno e mezzo di crescita del mercato del lavoro».

WASHINGTON - La crisi coronavirus si sta abbattendo in pieno sugli Stati Uniti, e mentre il Congresso cerca modi per arginarla e per sostenere l'economia, si è registrato un boom da record in disoccupazione: ben 3,3 milioni di persone hanno presentato domanda la scorsa settimana. 

Secondo il Dipartimento del Lavoro statunitense, il numero di nuove domande di disoccupazione presentate da persone in cerca di sussidi è aumentato di oltre tre milioni, passando da 281'000 della settimana precedente a 3,28 milioni. La cifra è la più alta mai riportata, battendo il precedente record di 695'000 richieste di risarcimento, presentate nella settimana che si è conclusa il 2 ottobre 1982.

I lavoratori licenziati hanno sommerso i Dipartimenti del lavoro di tutti gli Stati Uniti. A New York City, particolarmente colpita dal Covid-19, c'è stato un aumento del 1'000% delle richieste di risarcimento.

Con la chiusura delle aziende e delle attività un tale annuncio è un primo assaggio della grave recessione economica che gli Stati Uniti dovranno affrontare nel tentativo di contenere il virus. «I numeri di questa mattina confermano che gli Stati Uniti sono in preda a una catastrofica crisi della disoccupazione, che non si vedeva dai tempi della Grande Depressione» ha detto, secondo informazioni rilasciate dal Guardian, Andrew Stettner, senior fellow della Century Foundation thinktank, «è la peggiore notizia di un giorno del mercato del lavoro nella storia dell'America».

Prima del rilascio del comunicato da parte del Dipartimento del lavoro, l'amministrazione Trump ha spinto per bloccare gli Stati dal rilasciare cifre giornaliere sull'impennata della crisi della disoccupazione. Trump, lo ricordiamo, teme che le misure di quarantena possano rivelarsi più dannose del virus stesso, opinione che viene contestata sia dagli economisti sia dagli esperti sanitari. 

Reazioni alla Casa Bianca - La Casa Bianca minimizza con il segretario al Tesoro Steven Mnuchin cha parla di dati non rilevanti e rimanda al piano da 2'000 miliardi di dollari di aiuti all'economia approvato in Senato. «L'economia è in salute e tornerà in salute», dice Mnuchin, forte di una crescita del pil americano del 2,1% nel quarto trimestre. Il maxi stimolo licenziato dal Senato va ad aiutare gli americani e le imprese, sia grandi che piccole. E che consente alla Fed di lanciarsi in una sorta di 'helicopter credit', ovvero credito aperto all'economia.

Ma al di là dei commenti della Casa Bianca il numero delle richieste di sussidi «è disastroso», affermano alcuni analisti. «In pratica è stato spazzato via un anno e mezzo di crescita del mercato del lavoro», aggiungono altri.

Wall Street ignora la gelata dell'occupazione e vola, con il Dow Jones che sale di oltre il 5% e porta a +20% i guadagni delle ultime tre sedute. Un rally dettato dagli investitori che guardano al piano di stimoli in dirittura d'arrivo. La Camera a maggioranza democratica dovrebbe approvarlo venerdì. Poi il provvedimento raggiungerà la scrivania di Donald Trump per la scontata firma. Pur promosso in modo bipartisan il maxi piano suscita delle perplessità: potrebbe infatti bastare per alcuni mesi ma se le chiusure si prolungheranno servirà di più, molto di più.

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COMMENTI
 

miba 4 anni fa su tio
Il coronavirus non fa altro che rivelare gli enormi problemi del sistema sanitario ed economico degli Stati Uniti e la pandemia colpirà in modo molto più pesante gli Stati Uniti rispetto a molti altri Paesi nel mondo. Chi lo dice? Non sicuramente una fonte socialista o comunista ma il nostro caro Tagesanzeiger, che proprio di sinistra non è, con l'articolo dello scorso 20 marzo ed intitolato “Der Corona-Ausbruch legt Amerikas kaputtes System offen”
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