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STATI UNITIL'accordo tra Usa e Cina sembra più vicino

12.12.19 - 16:27
Ci sarebbe sul tavolo una proposta di cancellazione dei dazi che dovrebbero scattare il 15 dicembre
keystone-sda.ch / STF (Ben Margot)
Un accordo tra Stati Uniti e Cina sembra essere più vicino.
Un accordo tra Stati Uniti e Cina sembra essere più vicino.
L'accordo tra Usa e Cina sembra più vicino
Ci sarebbe sul tavolo una proposta di cancellazione dei dazi che dovrebbero scattare il 15 dicembre

WASHINGTON - «Siamo molto vicini a un grande accordo con la Cina. Loro lo vogliono e pure noi»: lo twitta il presidente degli Stati Uniti Donald Trump a pochi giorni dall'entrata in vigore di nuovi dazi sui prodotti cinesi.

Trump incontrerà i suoi consiglieri in materia di scambi commerciali nelle prossime ore alla Casa Bianca. L'incontro, riportano i media americani, serve per fare il punto della situazione. All'incontro dovrebbero partecipare il segretario al Tesoro Steven Mnuchin, il consigliere economico Larry Kudlow, il rappresentante Usa al commercio Robert Lighthizer e il consigliere commerciale Peter Navarro.

La proposta - Gli Stati Uniti hanno proposto alla Cina di cancellare i dazi che dovrebbero scattare il 15 dicembre e ridurre del 50% quelli esistenti su 360 miliardi di dollari di prodotti 'Made in China'. Lo riporta il Wall Street Journal citando alcune fonti, secondo le quali Washington avrebbe comunque chiarito che i dazi tornerebbero ai livelli originari nel caso in cui la Cina non rispettasse gli impegni.

Wall Street vola - La notizia ha innescato un rally a Wall Street: gli indici americani volano a nuovi record spinti dall'ottimismo su una schiarita nei rapporti commerciali fra le due superpotenze economiche. Una schiarita che, secondo il Fondo Monetario Internazionale Fmi, sarebbe positiva per Washington e Pechino e soprattutto per l'economia mondiale.

Il cinguettio di Trump irrompe in una giornata storica, quella del voto alla commissione giustizia della Camera sull'impeachment del presidente americano. Arriva in vista della scadenza del 15 dicembre quando, in assenza di una svolta, dovrebbero scattare i nuovi dazi di Trump su 156 miliardi di dollari di Made in China.

Non è ancora chiaro come la Casa Bianca intenda procedere sulle nuove tariffe: le indiscrezioni al riguardo sono contrastanti visto lo scarso tempo a disposizione per chiudere la prima fase dell'intesa fra Stati Uniti e Cina sul fronte commerciale. Il tweet di Trump, che per la prima volta afferma di volere anche lui un accordo, sembra aprire a un'eliminazione o almeno a un posticipo dei dazi previsti entrare in vigore domenica.

All'interno della Casa Bianca molti sono favorevoli a un rinvio nella convinzione che imporre dazi in prossimità delle feste natalizie si traduca nell'imporre una tassa sugli americani e quindi in un'ondata di nuove critiche contro l'amministrazione, già nel mirino per l'impeachment. Fra le aziende che seguono con interesse gli sviluppi c'è Apple: gli Stati Uniti e la Cina sono infatti i suoi due maggiori mercati e la guerra commerciale rischia di avere un impatto forte sulle vendite di Cupertino in Cina, dove l'iPhone appare in difficoltà.

Nell'ultima proposta messa sul piatto dall'amministrazione Trump alla Cina, gli Stati Uniti propongono un taglio del 50% degli attuali dazi su 360 miliardi di prodotti cinesi e la cancellazione delle tariffe che dovrebbero scattare domenica prossima. In cambio Washington chiede a Pechino un impegno a maggiori acquisti di prodotti agricoli americani, una più forte tutela dei diritti di proprietà intellettuale e un maggiore accesso per le aziende americane al settore dei servizi finanziari cinese. Nel caso in cui la Cina sottoscrivesse l'offerta ma non rispettasse gli impegni, gli Stati Uniti sono pronti a far tornare i dazi ai livelli attuali.

Una pausa nella guerra commerciale con la Cina, con la firma della fase uno di un accordo più ampio, consentirebbe a Trump di guadagnare tempo e avviarsi all'anno delle elezioni presidenziali con un'importante carta in tasca da giocare. Una carta in grado di spingere Wall Street a nuovi record e permettere al presidente di rivendicare il successo della sua ricetta economica per gli Stati Uniti, che proseguono nel loro 11mo anno di ripresa.

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