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GERMANIADaimler ha accettato la multa da 870 milioni di euro per il Dieselgate

24.09.19 - 16:20
Il gruppo automobilistico ha confermato che non ricorrerà contro la sanzione che non avrà impatti sull'utile trimestrale
keystone-sda.ch/STF (FELIPE TRUEBA)
Daimler ha accettato la multa da 870 milioni di euro per il Dieselgate
Il gruppo automobilistico ha confermato che non ricorrerà contro la sanzione che non avrà impatti sull'utile trimestrale

BERLINO - La procura di Stoccarda ha notificato a Daimler una sanzione da 870 milioni di euro in relazione allo scandalo del dieselgate. La multa, ha comunicato il gruppo automobilistico tedesco, è stata motivata con «la negligente violazione dei doveri di supervisione nel campo della certificazione dei veicoli».

Il gruppo che controlla Mercedes Benz ha annunciato che non ricorrerà contro la sanzione e che la stessa non avrà impatti sull'utile del trimestre e sulle previsioni per il 2019, avendo la società già provveduto a fare accantonamenti.

La procura di Stoccarda ha ritenuto Daimler colpevole di aver autorizzato la certificazione di circa 684'000 veicoli che non rispettavano la normativa sulle emissioni di ossido di azoto, con la violazione dei doveri di sorveglianza che sarebbe avvenuta «ai livelli apicali del dipartimento» responsabile per la certificazione dei veicoli.

Secondo le risultanze della procura, che ha preso in considerazione i richiami della motorizzazione tedesca (Kba) che aveva chiesto il ritiro di 684'000 veicoli Daimler appena qualche mese fa, le violazioni sono iniziate nel 2008.

«Dopo aver valutato tutti gli aspetti - si legge nella nota - Daimler ha rinunciato ad adottare rimedi legali» in quanto «è nel miglior interesse della società chiudere il procedimento in modo tempestivo e complessivo». Viceversa Daimler continua a contestare l'ordine di richiamare le vetture da parte della motorizzazione tedesca.

La multa a Daimler segue altre due sanzioni legate al dieselgate irrogate dalla procura di Stoccarda: quella da 535 milioni di euro dello scorso maggio a Porsche e quella da 90 milioni al gruppo di componenti Robert Bosch.

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