Cerca e trova immobili

ITALIATre offerte per Alitalia: in campo Fs, EasyJet e Delta

31.10.18 - 22:40
Quella più attesa è di Ferrovie dello Stato, che ieri ha avuto il via libera del cda a farsi avanti con l'offerta per l'acquisto dei rami d'azienda di Alitalia-Sai e Alitalia Cityliner
Keystone
Tre offerte per Alitalia: in campo Fs, EasyJet e Delta
Quella più attesa è di Ferrovie dello Stato, che ieri ha avuto il via libera del cda a farsi avanti con l'offerta per l'acquisto dei rami d'azienda di Alitalia-Sai e Alitalia Cityliner

ROMA - Le offerte sono sul tavolo. Ma la partita vera per Alitalia inizia ora. In campo, come atteso, c'è Ferrovie dello Stato, il player voluto dal Governo per dare forma al proprio progetto di rilancio, ma ci sono anche EasyJet, che ha partecipato alla procedura di vendita fin dalle sue prime fasi e l'americana Delta, con la quale i commissari avrebbero lavorato molto in questi mesi e avrebbe avanzato un'offerta non vincolante. Ora inizia la fase più difficile, quella di mettere insieme le tessere del puzzle, per la quale restano ancora nodi da sciogliere e soprattutto un tempo limitato: entro il 15 dicembre infatti vanno restituiti i 900 milioni più interessi del prestito ponte.

Alla scadenza del termine per la presentazione delle offerte, sono tre le buste arrivate sul tavolo del notaio Nicola Atlante: due offerte vincolanti e una manifestazione di interesse non vincolante. La busta più importante e più attesa ha per mittente Ferrovie dello Stato, che ieri ha avuto il via libera del cda a farsi avanti con l'offerta per l'acquisto dei rami d'azienda di Alitalia-Sai e Alitalia Cityliner. L'offerta stabilisce che venga fatto un piano industriale nel corso di una 'confirmatory due diligence', condizione essenziale dell'operazione per individuare soggetti privati e istituzionali interessati. Contemporaneamente Fs si riserva di costituire una società anche con la compartecipazione di un primario vettore aereo. Per tutelarsi, tuttavia, le Ferrovie avrebbero indicato che, qualora non si configurasse questo disegno, l'offerta decadrebbe.

Resta della partita, inoltre, EasyJet, in campo per la compagnia italiana fin dalla prima offerta dell'ottobre dello scorso anno. Oggi la low cost inglese EasyJet ha ribadito «la propria manifestazione di interesse per una Alitalia ristrutturata». E' la seconda offerta vincolante, un'offerta che, spiega la compagnia, è «in linea con i termini del processo di vendita avviato dal nuovo Governo, è coerente con l'attuale strategia di easyJet per l'Italia». La terza manifestazione di interesse è dell'americana Delta. Esce di scena invece Lufthansa, che poche ore priva aveva chiarito di non essere interessata «ad essere co-investitore con il governo in una compagnia che ha bisogno di essere ristrutturata».

Ora inizia la fase più difficile: costituire il progetto del Governo, ovvero una newco con una dotazione di almeno 2 miliardi in cui far confluire, insieme a Fs altri partner istituzionali e un partner del settore. Restano tuttavia, alcuni nodi. Tra le possibili società pubbliche da coinvolgere si sono già sfilate Leonardo ed Eni e su Cdp c'è la contrarietà della Fondazioni. C'è poi tutta la questione della restituzione del prestito ponte, considerata prioritaria per il ministro dell'economia Giovanni Tria. Sul ruolo di Fs è comunque fiducioso il ministro delle infrastrutture e trasporti Danilo Toninelli, mentre il ministro dello sviluppo Luigi Di Maio (che in mattinata annuncia con troppo ottimismo l'arrivo di «tante offerte») assicura che con l'offerta di Fs inizia un «grande cambiamento» per Alitalia. Tria ribadisce l'indipendenza della società e del suo cda. Ma la gestione del governo solleva qualche preoccupazione. Il Governatore del Lazio Nicola Zingaretti avverte che con questo approccio «totalmente sballato» del Governo Fs rischia di accollarsi i debiti sacrificando l'impegno per i pendolari. E Fratelli d'Italia chiede al governo di riferire in Aula.

Intanto arriva a soluzione, dopo una lunga giornata di trattativa anche in attesa di notizie sulle offerte vincolanti, il confronto tra azienda e sindacati sul rinnovo della cigs: la cassa è prorogata per altri 5 mesi (fino al 23 marzo 2019) per 1.360 dipendenti (210 in meno rispetto alla cifra di partenza, 1.570). Confermato anche il regime di ultrattività del contratto. Soddisfatti i sindacati, che parlano di passo importante e tornano a chiedere al Governo di essere convocati per fare chiarezza sul progetto per Alitalia.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE