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GERMANIAEsultano gli euroscettici in Sassonia

01.09.14 - 06:20
Il partito AfD entra per la prima volta in un parlamento regionale tedesco con il 10%. Fuori dal parlamento i liberali e i neonazisti
Nella foto Keystone la candidata di spicco dell'AfD, Frauke Petry
Esultano gli euroscettici in Sassonia
Il partito AfD entra per la prima volta in un parlamento regionale tedesco con il 10%. Fuori dal parlamento i liberali e i neonazisti

BERLINO - La Cdu della cancelliera Angela Merkel vince pienamente le elezioni regionali in Sassonia, ma con il peggior risultato mai ottenuto in quel Land dalla riunificazione tedesca. A quasi un anno dall'ultimo voto federale, che lo scorso settembre ha portato al terzo governo guidato da Merkel, il suo secondo di grande coalizione, in Germania si è tornati a votare oggi per il rinnovo del Land dell'ex Repubblica democratica (DDR). Dove per la prima volta entrano in un parlamento regionale tedesco - sfondando la porta - gli euro-critici di Alternativa per la Germania (Afd), che i risultati parziali danno intorno al 10%.

Secondo le proiezioni la Cdu avrebbe conquistato il 39,5%, circa mezzo punto in meno del 2009. Tutto sommato un risultato di tutto rispetto, considerato che il partito della cancelliera governa in Sassonia dalla riunificazione. E che l'attuale ministro presidente riconfermato, Stanislav Tillich, in carica dal 2008, continua a godere di un forte consenso. I cristiano-democratici dovranno però trovarsi un nuovo alleato di coalizione, visto che i liberali della Fdp, schiacciati dalla Afd, sono dati un punto sotto la soglia di sbarramento, al 4%.

Tramonta così in Sassonia l'ultimo governo nero-giallo (dai colori dei due partiti) in Germania. Seconda dietro la Cdu è arrivata Die Linke, il partito della sinistra radicale che nei Land dell'ex DDR ha una forte tradizione "governista", arrivata intorno al 18,7%, sotto di circa due punti dal 2009. Più staccati i socialdemocratici della Spd, in crescita di due punti e fuori "dal ghetto del 10%", come ha commentato il presidente del partito e vice cancelliere Sigmar Gabriel, ma fermi a un deludente 12,3%. I Verdi superano ancora la soglia di sbarramento e raggiungono il 5,7%. I tre partiti della sinistra insieme hanno circa la stessa percentuale della Cdu, ma un'alleanza tra loro non è in discussione per profonde differenze politiche.

Resta infine incerto il futuro della Npd. Il partito di estrema destra, indebolito di mezzo punto ma sempre molto ben radicato sul territorio, nelle piccole comunità, dovrebbe aver superato di poco il 5% necessario a entrare nel parlamento locale. Se passasse la soglia, avrebbe sette deputati eletti.

Il ministro presidente Tillich dovrà ora decidere con chi formare il governo. Molto probabile la nascita di una nuova grande coalizione, dopo quella che ha governato il Land tra il 2004 e il 2009. Ma Tillich vorrà sentire anche i Verdi, e non ha nemmeno escluso esplicitamente un colloquio con l'Afd, più per innervosire i socialdemocratici che per fondate ragioni politiche. Un'alleanza con gli euro-critici in forte ascesa del professor Bernd Lucke è infatti fortemente osteggiata a Berlino dalla Cdu: Merkel ha più volte ribadito di non considerare l'Afd come un possibile partner di governo. E alla cancelliera non piace essere contraddetta. Specialmente nelle file del suo partito.

ats

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