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ItaliaDa Roma fino a Milano, la prova di forza contro il fascismo (e la controproposta di Fratelli d'Italia)

11.10.21 - 13:41
Dopo i fatti di Roma, anche in Lombardia si corre ai ripari. Draghi in visita alla Cgil: «Il passato non deve tornare»
AFP
Maurizio Landini e Mario Draghi.
Maurizio Landini e Mario Draghi.
Da Roma fino a Milano, la prova di forza contro il fascismo (e la controproposta di Fratelli d'Italia)
Dopo i fatti di Roma, anche in Lombardia si corre ai ripari. Draghi in visita alla Cgil: «Il passato non deve tornare»

MILANO - Nazismo, fascismo, e comunismo. Fratelli d'Italia (Fdi) li vuole tutti sullo stesso piano. Per questo ha intenzione di presentare durante il primo consiglio comunale di Milano una mozione «contro ogni forma di violenza e totalitarismo» in nome di una risoluzione approvata due anni fa in Parlamento europeo.

Ieri il sindaco di Milano Beppe Sala ha commentato davanti alla Camera del lavoro di Porta Vittoria i fatti avvenuti nella notte di sabato a Roma, in cui dei manifestanti di matrice fascista hanno attaccato la sede di un sindacato e il pronto soccorso di un ospedale. Ma ha aggiunto anche che «a Milano e Torino sono state elette persone di matrice fascista e questo non è accettabile».

E, sull'onda di quanto dichiarato dal deputato del Partito Democratico Emanuele Fiano, che oggi presenterà una mozione alla camera per chiedere lo scioglimento di Forza Nuova e delle organizzazioni di stampo fascista, il sindaco di Milano ha espresso il desiderio di portare in consiglio comunale «un atto di ferma condanna del fascismo a tutte le forze che siedono in consiglio comunale».

In tutta risposta da Fratelli d'Italia, a cui il sindaco Beppe Sala ha fatto un chiaro riferimento nel suo intervento, parlando della questione Chiara Valcepina, eletta per l'Fdi in consiglio comunale e apparsa in un'inchiesta di Fanpage mentre faceva il saluto romano, ha affermato che avrebbe presentato una mozione durante il primo consiglio.

Una mozione che non va contro il desiderio di Sala, ma bensì potrebbe bypassare un possibile voto, perché ha già le basi legali per essere accettata. Due anni fa, infatti, il Parlamento europeo ha espresso con una risoluzione che fascismo, comunismo e nazismo siano messi sullo stesso piano e tutti e tre come forme di violenza e totalitarismi.

All'epoca i deputati del Parlamento europeo avevano richiesto nella risoluzione «l'affermazione di una cultura della memoria condivisa, che respinga i crimini dei regimi fascisti e stalinisti e di altri regimi totalitari e autoritari del passato come modalità per promuovere la resilienza alle moderne minacce alla democrazia».

In sostanza, ha spiegato in un comunicato Stefano Maullu, coordinatore cittadino dell'Fdi, «condanniamo con forza e senza alcuna esitazione le violenze di queste ore che segnano un salto di qualità nel malessere della società italiana su cui certamente occorre riflettere».

La mozione presentata a Milano sarà «contro ogni forma di violenza e totalitarismo, seguendo esattamente la risoluzione approvata due anni fa dal Parlamento europeo dove si equipara nazismo, fascismo e comunismo ricordando la tragedia di questi totalitarismi che hanno commesso omicidi di massa, genocidi, deportazioni e perdite di libertà».

 Draghi in visita alla Cgil: «Il passato non deve tornare»

Si è recato questa mattina il Mario Draghi in una breve visita alla sede della Cgil assalita ieri dai manifestanti di estrema destra. Il premier ha anche incontrato il segretario Maurizio Landini in una prova di vicinanza da parte del governo alla parte lesa di una giornata di violenze. «Il passato non deve tornare», ribadisce Landini che punta i piedi sulla richiesta che verrà portata all'attenzione del parlamento per «lo scioglimento delle forze politiche che si richiamano al fascismo». Cosa, questa, tra l'altro già presente nella Costituzione italiana.

 

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