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PENISOLA COREANALa sorella di Kim sulla fine della guerra: «Idea ammirevole»

24.09.21 - 09:55
La proposta di dichiarare la fine formale della guerra di Corea è arrivata del Presidente sudcoreano Moon Jae-in
Keystone
Kim Yo-jong, la sorella di Kim Jong-un.
Kim Yo-jong, la sorella di Kim Jong-un.
Fonte ats ans
La sorella di Kim sulla fine della guerra: «Idea ammirevole»
La proposta di dichiarare la fine formale della guerra di Corea è arrivata del Presidente sudcoreano Moon Jae-in
Kim Yo-jong: «Bisogna però capire se sia il momento giusto», «il Sud è ancora ostile nei nostri confronti»

SEUL - La sorella del leader nordcoreano Kim Jong-un ha definito «idea ammirevole» la proposta del presidente sudcoreano Moon Jae-in di dichiarare la fine formale della guerra di Corea, dando la disponibilità a discutere il miglioramento delle relazioni intercoreane se Seul metterà la parte le ostile nei suoi confronti.

Kim Yo-jong, in un dispaccio della Kcna, ha detto che si dovrebbero creare le «giuste condizioni», eliminando la «politica ostile inveterata e i doppi standard». Moon, parlando all'assemblea dell'Onu, ha lanciato la proposta motivandola come un "punto di partenza fondamentale" di un nuovo ordine di riconciliazione.

«La dichiarazione di fine della guerra è un'idea interessante e ammirevole, ma è necessario esaminare se sia il momento giusto ora e se ci siano le condizioni mature per discutere del problema», ha notato Kim, secondo cui ora «persistono due pesi e due misure, pregiudizi e politiche ostili nei confronti del Nord».

«Siamo disposti a mantenere di nuovo i nostri stretti contatti con il Sud e ad avere una discussione costruttiva sul ripristino e lo sviluppo delle relazioni bilaterali se il Sud è attento al suo linguaggio futuro e non è ostile nei nostri confronti», ha precisato la sorella del leader.

I giudizi di Kim sono maturati poche ore dopo quelli del vice ministro degli Esteri nordcoreano Ri Thae-song, diffusi sempre dalla Kcna nella notte, secondo cui la proposta di Moon è «qualcosa di prematuro». Inoltre, "non c'è alcuna garanzia che la semplice dichiarazione di fine guerra porterebbe al ritiro della politica ostile nei confronti del Nord, nell'attuale situazione nella penisola", ha aggiunto Ri.

Le relazioni intercoreane si sono notevolmente raffreddate da quando la Corea del Nord ha fatto esplodere con la dinamite l'ufficio di collegamento nella sua città di confine di Kaesong, interrompendo tutte le linee di comunicazione transfrontaliere a giugno 2020. Queste ultime sono tornate brevemente online a fine luglio, ma il Nord non ha più risposto alle chiamate regolari di Seul come protesta contro le manovre militari congiunte estive di Corea del Sud e Stati Uniti che Pyongyang di solito denuncia come una prova per l'invasione ai suoi danni.

Il Nord ha di recente aumentato le tensioni testando un nuovo tipo di missile cruise a lungo raggio, seguito dal lancio di due missili balistici a corta gittata.

Le due Coree, lo ricordiamo, sono ancora tecnicamente in guerra, poiché il conflitto del 1950-53 si concluse con un cessate il fuoco e non con un trattato di pace.

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