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UNIONE EUROPEAVaccini contro le varianti, piede sul gas da Bruxelles

24.03.21 - 13:42
La Commissione europea vuole accelerare l'iter di autorizzazione: «Con più vaccini, più cittadini europei protetti»
keystone-sda.ch (Stephanie Lecocq)
Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea.
Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea.
Vaccini contro le varianti, piede sul gas da Bruxelles
La Commissione europea vuole accelerare l'iter di autorizzazione: «Con più vaccini, più cittadini europei protetti»
La misura, che dovrà essere approvata dall'Europarlamento e dal Consiglio, è parte integrante del nuovo Incubatore HERA, il piano di biodifesa contro l'emergenza sanitaria.

BRUXELLES - I ritardi, tanto nelle procedure di omologazione quanto nella macchina logistica delle forniture dei vaccini, sono i stati un po' il tallone d'Achille durante questi primi mesi di campagna vaccinale anti-Covid. E da Bruxelles, dove già agli inizi di febbraio si è levato il "mea culpa" della presidente von der Leyen, sembrano del tutto intenzionati a non ripetere lo stesso errore.

Il virus non si preoccupa della segnaletica, ma continua a correre, a replicarsi e a mutare molto velocemente. Così, questa mattina la Commissione europea ha introdotto una nuova misura - nell'ambito dell'Incubatore HERA, il nuovo piano di difesa comunitario contro l'emergenza sanitaria - con l'obiettivo di accelerare l'iter di autorizzazione dei futuri vaccini contro il Covid-19 adattati alle varianti.

«Stiamo consentendo all'Agenzia europea per i medicinali (EMA) di velocizzare le procedure di approvazione per i vaccini adattati alle varianti», ha spiegato questa mattina von der Leyen. «Autorizzazioni più rapide significa avere più vaccini in circolazione e quindi più cittadini europei protetti dal virus».

Questo "piede sul gas" - che dovrà essere sottoposto al vaglio del Parlamento europeo e del Consiglio - costituisce uno dei meccanismi chiave del nuovo piano comunitario. «Dobbiamo essere preparati ad adattare i vaccini il più rapidamente possibile per contrastare le nuove varianti potenzialmente resistenti agli attuali vaccini», ha spiegato Stella Kyriakides, commissaria europea per la salute e la sicurezza alimentare. E tramite l'Incubatore HERA «il nostro obiettivo è quello di anticiparle e avere una lunghezza di vantaggio».

L'accelerazione è ancora più urgente alla luce dell'andamento della pandemia nell'Ue: «Stiamo iniziando a vedere un numero crescente di circostanze preoccupanti per il Covid. In 19 Stati membri stanno salendo i contagi, in 15 aumentano i ricoveri ospedalieri, e otto vedono crescere i morti» ha aggiunto Kyriakides. «Nelle ultime settimane abbiamo visto un aumento nel numero delle varianti. La mutazione britannica è quella predominante in circolazione nell'Ue» dopo essere stata individuata in 25 Paesi membri. È stata rilevata «nell'80% dei sequenziamenti dei test in alcuni Stati. La variante sudafricana è stata rintracciata in 18 Paesi, e quella brasiliana in novex.

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COMMENTI
 

pillola rossa 3 anni fa su tio
Il piano di bio-difesa si chiama sistema immunitario.

stefanobig 3 anni fa su tio
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