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REGNO UNITO«Non ci può essere orgoglio in un bilancio di 40'000 morti»

10.06.20 - 14:48
Il leader laburista Starmer attacca Johnson, che risponde per le rime
keystone-sda.ch / STF (ANDY RAIN)
Starmer contro Johnson: «Non ci può essere orgoglio in un bilancio di 40'000 morti».
Starmer contro Johnson: «Non ci può essere orgoglio in un bilancio di 40'000 morti».
Fonte Ats Ans
«Non ci può essere orgoglio in un bilancio di 40'000 morti»
Il leader laburista Starmer attacca Johnson, che risponde per le rime

LONDRA - «Il primo ministro si è detto orgoglioso» dell'operato del suo governo nell'emergenza coronavirus, «ma non ci può essere orgoglio in un bilancio di 40'000 morti» certificati dal tampone o di 50'000 stimati dalle elaborazioni statistiche dell'Ons, l'Istituto di statistica britannico. Lo ha detto oggi il leader dell'opposizione laburista Keir Starmer tornando ad attaccare il governo Tory e Boris Johnson sul dossier Covid-19 nel Question Time del mercoledì in Parlamento.

Starmer ha sollecitato il premier a «trarre lezioni» da quanto si è fatto «in altri Paesi». Ma Johnson ha risposto sostenendo che la scienza considera prematuro il paragone con i dati degli altri Paesi e, pur riconoscendo «il lutto di fronte a ogni morto», ha sottolineato a merito dell'esecutivo e dello «sforzo collettivo» del popolo britannico i risultati conseguiti con il lockdown: dalla messa in sicurezza del sistema sanitario e ospedaliero, ai progressi evocati nell'efficacia del sistema di «test e tracciamento», al calo dei contagi in atto.

Il botta e risposta fra Starmer e Johnson ha riguardato pure il rinvio di una ripresa piena delle scuole elementari (avviato a inizio giugno in Inghilterra per due sole classi e rimandato poi per il resto degli istituti a non prima di settembre rispetto agli annunci iniziali, a causa dei timori sugli spazi del distanziamento): con il premier che ha accusato il numero uno del Labour d'avergli imputato dapprima mancanza di prudenza e ora eccessiva cautela per lo slittamento di parte dei piani di riapertura.

Piani rispetto ai quali ha preannunciato peraltro ulteriori tappe imminenti (atteso il via libera a zoo e cinema drive-in dal 15 giugno), non senza la promessa di ulteriori 63 milioni di sterline di finanziamenti pubblici da destinare agli enti locali per le famiglie «più vulnerabili».

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