«Basta divisioni, contrasti e tensioni. Coordinarsi e collaborare è fondamentale»
BRUXELLES - L'Europa può farcela a superare la crisi legata al coronavirus, ma può farlo solo restando unita e collaborando, con la sua nota flessibilità nel tener conto delle caratteristiche e delle preoccupazioni locali a livello nazionale e regionale.
Lo sostiene il Movimento Europeo, in un appello firmato da numerosi rappresentati dell'organizzazione, provenienti da diversi Paesi europei.
«La crisi dovuta al coronavirus è un banco di prova decisivo per l’Unione europea (Ue)» scrive il Movimento nella nota. «Siamo una comunità di valori, di diritti fondamentali e di interessi comuni, e la dimensione europea è indispensabile per far fronte a una sfida mondiale così grave».
Il gruppo, nel timore di crisi e divisioni, lancia l'allarme: «Nonostante diverse decisioni importanti siano state già prese, molte altre azioni sono state effettuate in ordine sparso, senza alcun coordinamento e comunicazione, facendo riemergere tensioni e contrasti in Europa». Il Movimento sottolinea che «i cittadini hanno bisogno di strumenti efficaci e di una leadership europea rivolta al futuro», «ci appelliamo a tutti gli attori istituzionali affinché escano dalle loro posizioni rigide, di controlli alle frontiere e di una lacunosa condivisione delle informazioni».
L'appello è diretto ai Capi di Stato europei: «Nessuno deve essere lasciato solo, bisogna dare una risposta collettiva, nello spirito fondato sui nostri interessi condivisi», continua il Movimento, «anche se l'Ue ha poche competenze nel settore della salute, ha comunque gli strumenti per creare delle strutture per far fronte alla pandemia, per promuovere la salute come bene comune e per eliminare le diseguaglianze messe in evidenza dalla crisi».
Inoltre, tra le richieste si nota anche il rafforzamento dei centri europei legati alla salute, come quello della prevenzione e del controllo delle malattie infettive. «La Commissione europea deve poter adottare delle regole centralizzate per la distribuzione di test, materiali di protezione e medicine, sostenendo la ricerca comune di un vaccino» spiega il movimento.
Infine, «l'UE e gli Stati membri devono preparare un piano di ricostruzione europea, con una solida base finanziaria per il rilancio», conclude la nota, «è essenziale che l’UE adotti programmi di aiuto per far fronte all’aumento significativo della disoccupazione e della crescita delle persone a rischio di povertà a causa della pandemia. Più che mai bisogna agire insieme, soltanto così noi europei vinceremo!».
La lettera è stata firmata da Pier Virgilio Dastoli (Movimento Europeo Italia), Yves Bertoncini (Movimento Europeo Francia), Linn Selle (Movimento Europeo Germania), Francisco Aldecoa Luzarraga (Movimento Europeo Spagna), Marcin Swieccicki (Movimento Europeo Polonia), Christine Bosse (Movimento Europeo Danimarca), Velko Ivanov (Movimento Europeo Bulgaria), Christophe Lietl (Movimento Europeo Austria), Christodolou Pelaghias (Movimento Europeo Cipro), e Mark Zellenrath (Movimento Europeo Paesi Bassi).
Il Movimento Europeo (MEI) è la più grande rete di organizzazioni pro-europee. È presente in 34 Paesi e comprende 38 associazioni internazionali, che riuniscono la società civile europea, le imprese, i sindacati, le ONG, i partiti politici, le autorità locali e il mondo accademico.