Il Capo di stato bielorusso ha anche dichiarato: «La chiusura delle frontiere è una stupidaggine»
MINSK - Ad oggi, il coronavirus ha ucciso quasi 9'000 persone in tutto il mondo. Tuttavia, il Presidente bielorusso Aleksandr Lukashenko lo ha definito "una psicosi".
«Chiamo questo coronavirus nient'altro che una psicosi, e non lo negherò mai perché ho passato molte situazioni di psicosi assieme a voi, e sappiamo quali sono stati i risultati», ha dichiarato Lukashenko dopo aver ricevuto un rapporto sulla situazione epidemiologica in Bielorussia. «Sono assolutamente convinto», ha poi aggiunto, «che il panico possa colpirci più forte del virus stesso, questo è ciò che mi preoccupa maggiormente».
Lukashenko ha inoltre criticato la decisione di diversi Stati di chiudere le frontiere agli stranieri per evitare il diffondersi dell'epidemia. «Si tratta di una completa e assoluta stupidaggine, è già evidente», ha dichiarato il Capo di stato bielorusso, ripreso dall'agenzia Interfax.
Aleksandr Lukashenko, lo ricordiamo, è al potere dal 1994, ed è noto quale "ultimo dittatore d'Europa", visto il suo pugno di ferro al comando del Paese.