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LIBIAOggi a Mosca si firma l'accordo sul cessate il fuoco

13.01.20 - 08:18
L'asse Putin-Erdogan ottiene un grande successo diplomatico
keystone-sda.ch
Il premier libico al-Serraj e il presidente turco Erdogan, due protagonisti dell'accordo di pace che sarà firmato a Mosca.
Il premier libico al-Serraj e il presidente turco Erdogan, due protagonisti dell'accordo di pace che sarà firmato a Mosca.
Oggi a Mosca si firma l'accordo sul cessate il fuoco
L'asse Putin-Erdogan ottiene un grande successo diplomatico

TRIPOLI - È prevista per oggi a Mosca la firma dell'accordo sul cessate il fuoco in Libia tra il primo ministro Fayez al-Serraj e il generale Khalifa Haftar.

La tregua entrata in vigore domenica ha sostanzialmente tenuto, indicano fonti sul posto. Segnalata qualche infrazione sporadica, ma non tale da far dubitare del successo dell'operazione.

In Russia saranno determinati «i termini del futuro accordo in Libia, compresa la possibilità di firmare un accordo di cessate il fuoco fuoco e i suoi dettagli», ha spiegato Lev Dengov, capo del gruppo di contatto russo in Libia. Haftar sarebbe già arrivato a Mosca ma non c'è al momento una conferma di un incontro pubblico tra i due rivali. «Sarraj e Haftar avranno incontri separati con i funzionari russi e gli emissari della delegazione turca che sta collaborando con la Russia su questo tema» ha aggiunto Dengov. «Rappresentanti degli Emirati Arabi Uniti e dell'Egitto saranno probabilmente presenti come osservatori ai colloqui».

Al-Serraj, alla guida del governo di unità nazionale riconosciuto dall'Onu, è ottimista: «Chiedo a tutti i libici di voltare pagina sul passato, di rifiutare la discordia e di compiere uno sforzo per spostarsi verso la stabilità e la pace».

È indubbio che questo meeting nella capitale russa rappresenti un successo diplomatico sia per Vladimir Putin che per Recep Tayyip Erdogan. I presidenti di Russia e Turchia stanno assumendo sempre più un ruolo chiave nella risoluzione dei dossier caldi nell'area del Mediterraneo. Prima la Siria negli scorsi mesi, ora la Libia. Un ruolo che prima era svolto principalmente dall'Unione Europea e da alcuni stati membri come Francia e Italia. Il cui premier Giuseppe Conte continua però a portare avanti un tavolo diplomatico: oggi sarà ad Ankara per incontrare Erdogan, mentre domani volerà in Egitto per un colloquio con il presidente al-Sisi.

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