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STATI UNITIVia libera al pacchetto di spesa, evitato lo shutdown

20.12.19 - 07:25
Nel frattempo, i sette aspiranti democratici alla Casa Bianca sono tutti compatti sull'impeachment di Trump
Keystone - foto d'archivio
Via libera al pacchetto di spesa, evitato lo shutdown
Nel frattempo, i sette aspiranti democratici alla Casa Bianca sono tutti compatti sull'impeachment di Trump

NEW YORK - Il Senato americano ha approvato il pacchetto di provvedimenti di spesa da 1.400 miliardi di dollari, con i quali evita lo shutdown, la chiusura delle attività del governo. Le misure vanno ora sul tavolo di Donald Trump per la firma.

Candidati dem uniti - Sono tutti compatti sull'impeachment di Donald Trump. I sette aspiranti democratici alla Casa Bianca, sul palco della Loyola Marymount University di Los Angeles per il sesto e ultimo dibattito dell'anno, sono convinti che la messa in stato di accusa del presidente fosse un atto dovuto.

Un dovere costituzionale. Ma archiviato l'impeachment alla prima domanda, i candidati rompono le fila e abbandonano quella correttezza politica che finora aveva contraddistinto i loro confronti.

Dopo una prima parte di confronto lenta, i rivali gettano il guanto e passano all'attacco. Nel mirino c'è soprattutto Pete Buttigieg, il Sindaco di South Bend che sta avanzando nei sondaggi in Iowa, il primo stato a votare il prossimo 3 febbraio.

Il primo attacco lo sferra Elizabeth Warren, criticando Mayor Pete, così come è come conosciuto, per la sua recente raccolta fondi in una cantina di proprietà di alcuni miliardari, pasteggiando con vini da 900 dollari. Buttigieg però si difende e lo fa bene: «sono l'unico qui che non è milionario o miliardario, sono quello con il reddito più basso su questo palco».

I toni salgono e il botta e risposta fra i due candidati sfugge di mano ai moderatori di Politico e Pbs. Mette fine allo scontro Amy Klobuchar che, con tono deciso, si impone: «non sono venuta qui per ascoltare questo scontro».

Ed è proprio Klobuchar poi ad attaccare Buttigieg per la sua inesperienza: «serve qualcuno che vinca» le elezioni. «Ho vinto come gay nello stato dell'Indiana di Mike Pence» replica il sindaco di South Bend, cittadina dell'Indiana per tradizione repubblicano.

Senza particolari gaffe o tentennamenti anche Joe Biden, insieme a Buttigieg, supera l'esame del dibattito: l'ex vice presidente si comporta da frontrunner, come lo incoronano i sondaggi. Parla di collaborazione con i repubblicani nonostante tutto quello che hanno fatto, con Trump, alla sua famiglia. Bernie Sanders invece è sotto tono. Il senatore del Vermont non è in forma come per i precedenti dibattiti e, al di là di uno scontro con Biden, non riesce a imporsi.

Warren si mostra più aggressiva rispetto ai precedenti confronti, segnalando la volontà di cambiare passo dopo il recente calo nei sondaggi. Risponde con un secco «è sbagliato» a chi le chiedeva un commenta sulla critica che le viene mossa più di frequente, ovvero quella di un forte aumento delle tasse per finanziare tutti i suoi progetti.

A chi le faceva notare che sarebbe il presidente eletto più anziano se vincesse, Warren risponde: «sarei anche la donna più giovane a essere eletta». L'età dei candidati è stato oggetto di una domanda agli aspiranti alla Casa Bianca prendendo spunto dalle recenti dichiarazioni di Barack Obama. Biden e Sanders, rispettivamente 77 e 78 anni di età, si sono smarcati con il sorriso. Obama «non si riferiva a me» dice ridendo Biden. «L'età non conta, non conta essere uomo o donna, conta che l'America sta diventando una oligarchia» risponde Sanders.

Klobuchar conquista più spazio e più attenzione da parte dei media con le sue risposte ficcanti e la sua ironia. Andrew Yang incassa molti applausi. Si dice «onorato e deluso di essere l'unico candidato di colore sul palco. Mi mancano Kamala Harris e Cory Booker» dice. Poi chiude con una battuta: «America lo so cosa stai pensando. Come è possibile che io sia ancora su questo palco con loro?».

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