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UNIONE EUROPEA / REGNO UNITOBrexit, la nuova scadenza è il 31 gennaio 2020

28.10.19 - 10:36
Raggiunto l'accordo a Bruxelles: più tempo per Londra, dove oggi si gioca una complessa partita sulle elezioni anticipate
keystone-sda.ch/ (PATRICK SEEGER)
L'Unione europea ha concesso una proroga al Regno Unito per la Brexit.
L'Unione europea ha concesso una proroga al Regno Unito per la Brexit.
Brexit, la nuova scadenza è il 31 gennaio 2020
Raggiunto l'accordo a Bruxelles: più tempo per Londra, dove oggi si gioca una complessa partita sulle elezioni anticipate

BRUXELLES - L'Unione europea ha accettato di estendere il limite temporale entro cui attuare la Brexit: dall'imminente 31 ottobre si passa al 31 gennaio 2020. Lo ha annunciato con un tweet il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk. «La decisione sarà formalizzata con una procedura scritta» ha aggiunto. Tusk ha precsato che si tratta di una "flextension", un'estensione flessibile che permette un'uscita britannica dall'UE prima di quella scadenza.

L'ok di Bruxelles alla richiesta del Parlamento britannico era nell'aria da qualche giorno. Resta da capire come influirà nella partita a scacchi sulla convocazione delle elezioni anticipate nel Regno Unito, oggi, al Parlamento di Westminster.

Il premier Tory Boris Johnson riproporrà nel pomeriggio una mozione per cercare di ottenere il via libera allo scioglimento della Camera dei Comuni il 6 novembre e quindi le elezioni il 12 dicembre, con l'obiettivo dichiarato di rompere lo stallo sulla Brexit.

Al momento Johnson non ha il quorum dei due terzi per farla passare: gli servono i voti dell'opposizione laburista, il cui leader Jeremy Corbyn gli ha chiesto però come condizione l'impegno a escludere un no deal anche per il futuro: epilogo che una proroga della Brexit, attesa oggi stesso da Bruxelles, può al momento allontanare solo a termine.

Altri due partiti di opposizione, liberali e indipendentisti scozzesi, hanno intanto offerto una via alternativa per le elezioni: con legge ordinaria, da approvare entro giovedì e per la quale basterebbe la maggioranza semplice, ma con le urne convocate il 9 dicembre, non il 12, e senza lasciare tempo al governo fino al 6 novembre per un ultimo tentativo pre elettorale di far ratificare a Westminster l'accordo di divorzio raggiunto da Johnson.

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