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STATI UNITIImpeachment di Trump, casca la prima testa

28.09.19 - 20:00
Kurt Volker, l'inviato speciale americano in Ucraina, si è dimesso dopo essere finito nel mezzo della campagna di pressione del presidente americano
Keystone
Kurt Volker
Kurt Volker
Impeachment di Trump, casca la prima testa
Kurt Volker, l'inviato speciale americano in Ucraina, si è dimesso dopo essere finito nel mezzo della campagna di pressione del presidente americano

WASHINGTON - L'indagine per il possibile impeachment di Donald Trump miete la prima vittima: è Kurt Volker, l'inviato speciale americano in Ucraina, che si è dimesso dopo essere finito nel mezzo della campagna di pressione di Trump e del suo legale Rudolph Giuliani per ottenere informazioni sui democratici.

La prima testa che cade mostra la crescente tensione all'interno della Casa Bianca, sulla quale piovono anche nuove accuse: secondo indiscrezioni, l'amministrazione americana avrebbe limitato l'accesso alle trascrizioni delle conversazioni telefoniche di Trump con il presidente russo Vladimir Putin e con il controverso principe ereditario saudita Muhammad bin Salman. Rumors che, se confermati, complicheranno ulteriormente la posizione del tycoon, nel mirino dei dem per la telefonata con il leader ucraino Volodymyr Zelensky durante la quale ha chiesto esplicitamente l'apertura di un'indagine su Joe Biden e su suo figlio Hunter.

I casi di Putin e bin Salman rischiano però di essere addirittura più spinosi della chiacchierata con Zelensky. Bin Salman è infatti coinvolto nel caso di Jamal Khashoggi, il giornalista saudita ucciso e fatto a pezzi in Turchia. Per molti anzi bin Salman sarebbe proprio il mandante dell'omicidio: Trump non ha mai preso una posizione ufficiale al riguardo, limitandosi a lodare gli sforzi del principe per riformare l'Arabia Saudita. Putin invece è al centro dello scandalo delle interferenze russe sulle elezioni del 2016, quelle che hanno incoronato Trump a scapito di Hillary Clinton e che sono state oggetto delle indagini del procuratore speciale Robert Mueller. Interferenze di cui il presidente americano avrebbe parlato con il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov, dicendosi tutt'altro che preoccupato al riguardo perché gli Stati Uniti hanno fatto la stessa cosa in passato con diversi paesi.

L'emergenza dell'ultima ora per la Casa Bianca è però l'addio di Volker, rispettato ex ambasciatore alla Nato diventato il parafulmine di Giuliani per giustificare il suo ruolo nell'Ucrainagate. La talpa della telefonata fra Trump e Zelensky nella sua denuncia ha infatti citato più volte Volker, che ha organizzato l'incontro fra il legale personale del presidente e uno degli uomini di Zelensky. Un incontro richiesto dalle autorità di Kiev, preoccupate dal fatto che Giuliani stesse cercando informazioni su Biden. Sollecitato dagli ucraini, Volker aveva quindi contattato il legale di Trump e definito i dettagli dell'appuntamento a Madrid il 2 agosto scorso. Giuliani sta ora usando proprio le comunicazioni con Volker per spiegare come abbia agito non per conto proprio in Ucraina, come denunciato dalla talpa delle telefonata fra Trump e Zelensky, ma su indicazione del Dipartimento di Stato. Il legale tra l'altro si è detto pronto a testimoniare in Congresso sul suo ruolo nello scandalo, ma non senza essersi prima consultato con Trump.

E su Volker puntano ora i democratici: l'ex inviato speciale potrebbe essere ascoltato già la prossima settimana nell'ambito delle audizioni per l'indagine sull'impeachment. Una messa in stato di accusa, quella di Trump, che continua però a sollevare non pochi dubbi anche tra i vertici del partito dell'asinello alla vigilia delle elezioni del 2020. A preoccupare è la possibilità che la Camera a maggioranza democratica approvi gli eventuali articoli per l'impeachment ma che il Senato, in mano ai repubblicani, li ignori, come accaduto nel 1999 per Bill Clinton. Un timore alimentato dalla volontà dei democratici di muoversi rapidamente con l'indagine, a discapito - osserva qualcuno - dell'accuratezza nella ricerca di prove schiaccianti, necessarie per far cambiare idea alla stragrande maggioranza dei repubblicani finora compatta dietro Trump.

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COMMENTI
 

Moga 4 anni fa su tio
Ai sinistroidi non va proprio giù di aver perso le elezioni e stanno inventando di tutto per far fuori Trump. Vedrete che anche questa volta faranno un buco nell'acqua e Biden si giocherà la corsa alla Casa Bianca :-)

Bayron 4 anni fa su tio
Sempre e comunque Trump!!

Thor61 4 anni fa su tio
Risposta a Bayron
Condivido! Sono quasi quattro anni che cercano di incolparlo di qualunque cosa, e ancora non ci sono riusciti, fare qualcosa mi meglio e più utile al paese? NNNoooo eh!!!! Saluti ;o))))
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