La consigliera presidenziale ieri si è rifiutata di testimoniare sulla sua violazione dell'Hatch Act
WASHINGTON - Nuovo scontro tra Casa Bianca e Congresso. Il presidente della commissione di sorveglianza Elijah Cummings ha minacciato di citare per oltraggio al Congresso la consigliera presidenziale Kellyanne Conway, che ieri si è rifiutata di testimoniare sulla sua violazione dell'Hatch Act, una legge del '39 che proibisce ai dipendenti dell'esecutivo di essere coinvolti in attività politiche, tranne il presidente, il vicepresidente e alcuni alti dirigenti.
L'ufficio federale che sovrintende al rispetto della legge aveva raccomandato a Donald Trump di licenziare la Conway, descritta come un «trasgressore recidivo» per aver attaccato vari candidati dem in interviste televisive e sui social media. Ma il presidente l'aveva difesa e le aveva ordinato di non testimoniare facendo leva sulla sua presunta immunità costituzionale. La Casa Bianca ha accusato oggi la commissione di «continuare la sua campagna puramente politica per perseguitare il presidente e i suoi stretti consiglieri».
Ma Cummings ha replicato che la richiesta di testimonianza non è legata ai consigli dati dalla Conway al presidente ma «alle sue molteplici violazioni della legge federale, al suo spreco dei fondi dei contribuenti e alle sue azioni che compromettono la pubblica fiducia nell'integrità del governo federale». E ha dato tempo alla dirigente sino al 25 luglio per onorare la citazione.