Cerca e trova immobili

UNIONE EUROPEAEuropee: Avanzano i populisti ma non sfondano, boom dei Verdi

26.05.19 - 17:34
Le elezioni europee sono riuscite a coinvolgere il cuore e la testa degli elettori del Vecchio Continente, l'affluenza è la più alta degli ultimi 20 anni. In Italia la Lega è il primo partito
Keystone
Le elezioni europee sono riuscite a coinvolgere il cuore e la testa degli elettori del Vecchio Continente, l'affluenza è la più alta degli ultimi 20 anni. In Italia la Lega è il primo partito

Lo si era detto alla vigilia e i numeri lo hanno confermato: mai come questa volta le elezioni europee sono riuscite a coinvolgere il cuore e la testa degli elettori del Vecchio Continente. Un'affluenza record registrata nei principali Paesi - e in crescita anche in Italia - è il dato più eclatante di una tornata elettorale carica di una valenza politica inedita: una scelta di campo su quale futuro dare all'Europa.

Un derby tra europeisti e sovranisti nel quale i secondi, seppure in crescita in diversi Paesi, non sembrano essere riusciti a sfondare come speravano. E mentre le forze tradizionali - popolari e socialisti - perdono terreno, spunta la sorpresa dei Verdi, protagonisti di un exploit al di là di ogni migliore previsione.

L'affluenza al voto non solo è stata la più alta negli ultimi venti anni, superiore al 50% nella media europea, ma segna anche un'inversione di tendenza rispetto al costante calo nella partecipazione che andava avanti dal 1979.

Popolari e socialisti perdono la maggioranza - Nell'attesa dei dati definitivi per capire quale impatto questo entusiasmo popolare avrà avuto sull'effettiva composizione dei gruppi politici dell'emiciclo di Strasburgo, dalle prime proiezioni del Parlamento europeo emerge questo quadro: popolari e socialisti perdono la maggioranza che finora ha retto gli equilibri in Europa ma manterrebbero comunque ancora il controllo cooptando i liberali e il movimento En Marche del presidente Emmanuel Macron, e magari anche i Verdi, vogliosi di far pesare in Europa i nuovi consensi conquistati.

Un eventuale gruppone sovranista, se gli altri decidessero di mettere in atto un cordone sanitario nei loro confronti come avvenuto dopo le passate elezioni del 2014, potrebbe dunque non riuscire a incidere negli equilibri post-elettorali che porteranno come primo effetto di peso la composizione della nuova Commissione europea. Anche sommando le forze eterogenee di conservatori Ecr, Enf (il gruppo della Lega di Salvini) e Efdd (il gruppo dei 5 Stelle) si arriverebbe a 171 eurodeputati su 751.

Certo bisognerà capire cosa vorrà fare il vittorioso Orban con la sua truppa di eurodeputati. Se alla fine decidesse di uscire dal Ppe, andrebbe a rafforzare i nazionalisti. Ma anche così non sembra possa reggersi in piedi un'ipotetica maggioranza del Ppe alleato con i sovranisti, che si fermerebbe a 344 seggi, sotto i 370 necessari per governare l'aula.

Effetto Greta - Il dato che per ora sembra incontrovertibile è il boom dei Verdi, che sembrano ormai coagulare intorno alla proposta ambientalista - anche sull'onda dell'effetto Greta - il voto del dissenso giovanile e progressista, deluso dai socialisti, che pure segnano buoni risultati in diversi Paesi: in primis Spagna e Olanda. La Germania in questo senso è emblematica della dinamica: nel Paese che elegge più eurodeputati, gli ecologisti raddoppiano i consensi e diventano il secondo partito mentre crolla la Spd e cala la Cdu di Merkel. Sorpresa anche in Francia, dove la lista Europe-Ecologie les Verts è il terzo partito con il 12,8% dei voti. 

Salvini vince in Italia, Le Pen in Francia - I populisti in Europa alleati di Matteo Salvini - primo partito in Italia - segnano buoni risultati soprattutto in Francia, dove il Rassemblement National di Marine Le Pen è il primo partito con il 23,2%. In Germania l'estrema destra dell'Afd cresce al 10,5% ma non sfonda come i sondaggi lasciavano presagire. I Veri finlandesi restano fermi al 13%. L'austriaco Fpoe, colpito dallo scandalo dell'Ibiza-gate, scende di due punti al 17,5%, mentre il Partito del Popolo Danese vede un tracollo: al 13,2% rispetto al 26,6% di cinque anni fa.

23:10

Il live si conclude momentaneamente qui. Gli aggiornamenti riprenderanno domani mattina, quando arriveranno i risultati definitivi delle elezioni europee.

23:09

Italia, Lega primo partito - Secondo i primi exit poll italiani, la Lega otterrebbe tra il 27 e il 31%, il Partito democratico tra il 21 re il 25%, il Movimento 5 Stelle tra il 18,5 e il 22,5%, Forza Italia tra l'8% e il 13,2% e Fratelli d'Italia sarebbe tra il 5 e il 7%.

22:46
KeystoneChe volto avrà l'Europa?
22:02

Regno Unito, proiezioni affluenza al 38% - Conteggio in corso nel Regno Unito, dove si è votato per le Europee giovedì 23, ma l'apertura delle urne è avvenuta solo stasera e dove - non essendo stati predisposti exit poll - i primi risultati sono attesi dopo le 22 locali, le 23 in Svizzera.

Al momento alcuni media diffondono tuttavia proiezioni sull'affluenza, che sembra attestarsi sull'isola attorno al 38%, in crescita rispetto a 5 anni fa, pur senza l'impennata che si attendeva sullo sfondo della polarizzazione sulla Brexit: in un Paese che in teoria avrebbe dovuto essere già fuori dall'Ue in seguito al referendum del 2016, ma che si è ritrovato a partecipare a questa consultazione causa la mancata ratifica parlamentare, finora, del divorzio.

 

Se il dato sull'affluenza fosse confermato, rappresenterebbe un incremento di un paio di punti sulle Europee del 2014, ma resterebbe qualche decimale sotto il picco di partecipazione britannica del 2004.

21:10
KeystoneMarine Le Pen può sorridere
21:07

Spagna, larga vittoria di Sanchez - Alle europee in Spagna i socialisti del premier Pedro Sanchez si apprestano a vincere con un distacco di oltre dieci punti, secondo l'ultimo sondaggio di oggi. Il Psoe, in attesa dei primi exit poll, è dato al 28,9% e 18 seggi, 11 in più rispetto ai popolari, che crollano, come alle politiche di aprile, ottenendo circa il 17,3% dei voti. In Spagna si vota anche per il rinnovo di 12 parlamenti regionali e di migliaia di comuni.

21:06

Popolari al primo posto - I Popolari primi con 173 seggi, seguiti dai Socialisti e Democratici con 147, e dai Liberali a 102. Quarti i Verdi con 71 europarlamentari, poi i Conservatori a 58, mentre l'Enf (il gruppo della Lega) avrebbe 57 seggi e l'Efdd (il gruppo di M5S e di Farage) 56.

E' la prima proiezione sulla composizione del Parlamento europeo basata sugli exit poll di 11 Paesi e sulle intenzioni di voto di altri 17. Si tratta dunque di dati parziali.

In base a questa proiezione, la sinistra Gue otterrebbe 42 eurodeputati, mentre nella categoria Altri vengono conteggiati 37 seggi.

 

Sempre secondo tale prima proiezione, i Popolari e gli S&D non avrebbero la maggioranza assoluta dei seggi al Parlamento europeo: arriverebbero infatti a 320 eurodeputati. Per la maggioranza assoluta ne servono invece 376.

20:16

Ottima affluenza - L'affluenza al voto delle Europee è la più alta negli ultimi venti anni: secondo le stime diffuse dal portavoce del Parlamento europeo per i 27 Paesi si avvicina al 51%. Dipenderà poi dall'affluenza registrata nel Regno Unito, se l'affluenza sarà al 49% o salirà al 52%.

20:01

Francia, Le Pen primo partito? - Secondo exit poll pubblicati dai media belgi, in Francia la lista del Rassemblent National di Marine Le Pen è primo partito con uno scarto di due-tre punti sulla lista Renaissance del partito di Emmanuel Macron. Il primo avrebbe ottenuto tra il 23% e il 25% contro il 19-22% della lista del presidente.

Terza la destra con i Républicains all'11-13%, seguiti dalla sinistra radicale della France Insoumise e dai Verdi, entrambi tra il 7 e l'8%. La lista della gauche, guidata da Raphaël Glucksmann, supera appena lo sbarramento del 5%.

20:00

Ungheria, trionfo di Orban - Alle elezioni europee in Ungheria il partito di Viktor Orban, Fidesz, si conferma in testa ai primi exit poll con un netto 56%. È quanto emerge dai numeri resi noti da Europe Elects. Il risultato è superiore di 4 punti percentuali rispetto al voto del 2014.

19:59

Finlandia, in testa i conservatori - In Finlandia, secondo gli exit poll, i conservatori del National Coalition Party sono in testa con il 20,9%, seguiti dai socialdemocratici al 16,7 (che perdono così il primato ad appena un mese dalle elezioni politiche), dai Verdi al 14,4 e dal Partito di Centro. Indietro i Veri Finlandesi alleati della Lega di Matteo Salvini, che sono al 13,1%: in calo di 4 punti rispetto alle elezioni politiche di aprile che li avevano consacrati come secondo partito.

19:24

Il leader dell'Afd «soddisfatto» - Il leader dell'AfD Alexander Gauland si dice «soddisfatto» del risultato dei populisti di destra tedeschi alle Europee, ottenuto un una campagna elettorale resa «difficile», tra l'altro, dallo scandalo che ha colpito in Austria i populisti della Fpoe, con le dimissioni di Strache da vicecancelliere. «Ci sarebbero stati problemi solo se il risultato non fosse stato a due cifre», ha spiegato, ribadendo che l'Fpö «rimane il nostro partito gemello», e che è stato «complicato chiedere il voto in Germania con lo scopo di abolire l'Europarlamento». Lo "spitzkandidat" Afd ha aggiunto: «Andremo a Bruxelles per ridurre la Ue ai suoi compiti principali. Ora siamo forti con il nostro gruppo parlamentare». La capogruppo al Bundestag Alice Weidel ha invece detto: «La Grosse Koalition dopo questo voto è finita. Dopo questa elezione l'SPD non può restarvi».

19:14

Kurz: «Un segnale forte per l'Ue e per Weber - «Si tratta di un risultate brillante e di un forte segnale per l'Unione europea. Lo dimostra non solo l'alta affluenza, ma anche il rafforzamento del centro». Lo ha detto il cancelliere austriaco Sebastian Kurz, salutando in piazza a Vienna i simpatizzanti del partito popolare Oevp, che hanno festeggiato il miglior risultato dall'entrata dell'Austria nell'Unione nel 1996. Secondo Kurz, «si tratta anche di un forte segnale per Manfred Weber come presidente della Commissione europea».

 

 
18:59

I Verdi europei esultano - I Verdi europei esultano per i primi successi ottenuti alle elezioni europee in alcuni Paesi come ad esempio la Germania. «Grazie a tutti quelli che ci hanno dato fiducia», ha detto raggiante la candidata di punta dei Verdi europei, la tedesca Ska Keller, in una conferenza stampa organizzata al Parlamento europeo. «È una grande festa, ma anche una grande responsabilità tradurre in azione quello che la gente ci ha chiesto, come la protezione del pianeta e la lotta per le libertà civili».

18:58

La Cdu: «Il governo tedesco non è a rischio» - Nonostante le batoste per la coalizione che sostiene Angela Merkel in Germania annunciate dagli exit poll, «non c'è nessuna ragione per parlare di problemi per il governo». Lo dice il segretario della Cdu Paul Ziemiak. «Penso - ha detto alla Zdf - che la coalizione di governo debba andare avanti, in maniera da confermare la stabilità che caratterizza da sempre la Germania».

 

 
 
18:53

Germania : Cdu e Spd cedono ognuno 1 milione di voti a Verdi - I Verdi tedeschi avrebbero sottratto un milione di voti ciascuno ai democristiani della Cdu ed alla Spd alle europee in Germania: si evince da una analisi dei flussi elettorali presentata dalla Ard sulla base degli exit poll.

A pesare di più sul successo dei Verdi, che per la prima volta sono il secondo partito in Germania e che hanno registrato il massimo storico, sono stati i giovani elettori, di età compresa tra i 18 ed i 24 anni: il 27% di loro ha votato per gli ambientalisti.

18:52

Nei Paesi Bassi confermata la vittoria dei laburisti - In Olanda al Parlamento europeo i laburisti del PvdA di Frans Timmermans ottengono il 18,10%, seguiti dai liberal-conservatori (VVD) del premier Mark Rutte al 15%, mentre i Cristiano democratici (CDA) sono al 12,3%. Sono le prime stime ufficiali del Parlamento europeo basate sugli exit poll.

Il partito populista di destra Forum voor Democratie (FvD) dell'esordiente Thierry Baudet è all'11%, mentre è scivolone per il Pvv di Geert Wilders, alleato della Lega di Matteo Salvini, al 4,10.

18:47

BERLINO - «Deludente». Così il commissario Ue Günther Oettinger (Cdu) ha definito il risultato del suo partito alle elezioni europee in Germania.

Alla tv Ard, Oettinger ha detto che l'unica cosa positiva è che i populisti europei «non saranno determinanti».

Deluso anche il segretario generale della CDU Paul Ziemiak: «Non era il risultato che volevamo», ha detto commentando gli exit poll, ribadendo che da parte del partito il sostegno allo «spitzkandidat» Manfred Weber «è stato al massimo» e che ora «bisogna lavorare per fare andare avanti la coalizione di governo».

18:41
Keystone
18:34

BERLINO - «Che serata cari amici»: ha esordito con voce rotta ed emozionata la leader dei Verdi Annalena Baerbock salendo sul palco, dopo aver appreso i risultati degli exit poll che danno il partito fino al 20,5%.

«Vi ringraziamo di cuore, questa era una elezione per l'Europa e adesso cambiamo insieme questa Europa» ha detto la co-leader dei Verdi tedeschi. "E' stata un'elezione per la protezione del clima, per la democrazia, contro il populismo e per i diritti dell'uomo" ha proseguito dal palco.

«Non ce l'abbiamo fatta da soli, ce l'abbiamo fatta grazie alle persone, ai giovani e agli studenti che sono scesi per le strade. A voi grazie grazie di cuore».

Applausi, esultanza, fischi di consenso hanno accompagnato il discorso della leader dei verdi Annalena Baerbock.

Se gli exit poll dovessero essere confermati, i verdi raggiungerebbero un risultato storico, mai avuto prima, addirittura oltre le aspettative degli ultimi sondaggi che davano il partito al 18,5% dei consensi.

18:34

A Malta si conferma la netta vittoria del partito laburista del premier Joseph Muscat, al 55%, secondo le stime delle 18.00 sulle Europee. I centristi del partito nazionalista seguono al 37%. Nell'arcipelago si è votato ieri.

18:27

Grecia: Il principale partito di opposizione Nea Dimokatia (ND) di Kyriakos Mitsotakis, che fa capo alla famiglia del Partito popolare europeo, è in testa ai risultati in Grecia con il 36%, secondo i primi exit poll diffusi da Europe Elects.

Il partito di sinistra Syriza, del premier Alexis Tsipras, tiene con il 27%, ma scivola al secondo posto. Arretra la formazione di estrema destra Alba Dorata, che si attesta al 6%. Nel 2014 Syriza aveva ottenuto 6 seggi (26,57%), Nuova Democrazia 5 (22,72%), Alba Dorata 3 (9,39%).

 

 
18:25
KeystoneSven Giegold. Annalena Baerbock e Katrin Göring-Eckard dei Verdi.
18:24

Alle elezioni in Germania l'Unione Cdu-Csu di Angela Merkel si conferma il primo partito negli exit poll per le europee con il 27.5%, ma perde il 7,8%. L'Spd otterrebbe 15,6%, perdendo l'11,9%.

Successo dei Verdi: arrivano al 20.5%, con un +9.8%, ben oltre le attese, e diventano il secondo partito. L'AfD sta al 10.5%, +3,4%.

Secondo i dati degli exit poll di Ard, i Verdi potrebbero addirittura arrivare al 22%. Quanto alle altre liste, la Linke sarebbe al 5,5% (-1,9), i liberali della Fdp al 5,5 (-0,6%).

I populisti di destra dell'AfD crescono, ma meno di quanto si pensava nei sondaggi, che li davano al 13%. Il crollo più significativo è quello della Spd, che pure un sondaggio della Bild di stamani dava appaiata ai Verdi.

18:16

Chiusi alle 18.00 in Germania i seggi per le elezioni europee. Hanno ora inizio le operazioni di spoglio. A momenti verranno resi noti i risultati degli exit poll.

L'affluenza è in crescita rispetto alle scorse consultazioni per il rinnovo del Parlamento europeo: alle 14.00, ed è l'ultimo dato disponibile, aveva votato il 29,4% degli aventi diritto, con un incremento di circa il 4% rispetto 2014 (l'affluenza era stata del 25.6%).

18:15

Oltre 1'400: questo il numero record di giornalisti accreditati presso il Parlamento europeo (Pe) di Bruxelles per seguire i risultati della consultazione democratica paneuropea. Lo ha annunciato Jaume Duch, responsabile della comunicazione del Pe, dando il benvenuto ai rappresentanti dei media provenienti da tutto il mondo dal palco dell'emiciclo trasformato per l'occasione in sala stampa.

Le prime stime (exit poll e intenzioni di voto) sui risultati in sette Paesi (Austria, Cipro, Grecia, Irlanda, Malta e Olanda) dovrebbero essere resi noti alle 18.15.

Dopo le 20.00 dovrebbe invece arrivare la prima composizione dell'emiciclo basata però su risultati ancora molto parziali.

Per le 20.30 è previsto l'intervento in sala stampa dei capigruppo, mentre per le 23.00 dovrebbero parlare gli Spitzenkandidaten, cioè i candidati dei diversi gruppi politici alla carica di presidente della Commissione europea.

 

 
17:45

A Cipro, perde terreno, ma vince il partito conservatore e membro del Ppe Disy, col 28-32% dei voti. Emerge dai primi exit poll pubblicati da Europe Elects. In crescita anche il partito di estrema destra Elam, che raggiunge il 7,5-9,5%, mentre nel 2014 aveva ottenuto il 2,69%.

Tiene la formazione di sinistra Akel membro del gruppo europeo Gue/Ngl col 26-30%. I centristi di Diko, ed il movimento dei social democratici Edek entrambe della famiglia dello S&D, ottengono rispettivamente 13-15,5% il primo; e 9-11% l'altro, entrambe in crescita rispetto al 2014.

17:44

Nemmeno la pioggia ha fatto desistere una nonnina di Ischia di 104 anni dall'esercitare il suo diritto voto. Stamattina, infatti, alla scuola "Enrico Mattei" della cittadina terremotata di Casamicciola Terme (NA) dove si vota per le europee e per il rinnovo del Consiglio comunale, nel seggio numero 16, così come accade da decenni ad ogni tornata elettorale, in carrozzella si è presentata Caterina Massaro, classe 1914 che il prossimo quattro dicembre compirà la veneranda età di 105 anni.

La donna che ha voluto personalmente deporre le schede elettorali nell'urna, è stata accolta dagli applausi scroscianti dei cittadini presenti in quel momento nel seggio.

«Già mi sono prenotata per venire a votare l'anno venturo», ha detto la Massaro mentre lasciava il seggio.

17:33
KeystoneKurz al seggio con la fidanza Susanne Their
17:31

Alle europee in Austria vince il Partito popolare del cancelliere Sebastian Kurz. Perdono, ma non crollano dopo lo scandalo di Heinz Christan Strache, i nazionalisti. In calo anche i socialdemocratici.

Secondo le stime della tv pubblica Orf, la Oevp di Kurz è al 34% (+7,5%), l'Spoe si ferma al 23,5% (-0,6%) e la Fpoe scende al 17,5% (-2,2%).

Secondo le stime della Orf, che si basano su sondaggi e non su exit poll, i popolari passano da 5 a 7 seggi, i socialdemocratici tengono 5, mentre i nazionalisti dell'Fpoe perdono un seggio e scendono a 3. Anche i Verdi perdono un rappresentante (ora 2), mentre i liberali Neos restano fermi a un europarlamentare.

17:31

Affluenza ai seggi in aumento nei principali Paesi europei. Oltre che in Francia (+4% rispetto al 2014), in Germania alle 14.00 la percentuale di persone che si è recata a votare era del 29,4% rispetto al 25,6% del 2014.

In Spagna numeri ancora più alti se confrontati con le Europee di cinque anni fa: l'affluenza delle 14.00 infatti era del 34%, più alta di dieci punti percentuali rispetto al 2014.

Boom in Ungheria, dove alle 15.00 l'affluenza era pari al 30,52%, già più alta di quella complessiva di cinque anni fa.

L'aumento dell'affluenza alle urne è stato registrata anche in altri Paesi. Alle 16.00, in Romania l'affluenza rispetto al 2014 era cresciuta del 13,01%, una tendenza registrata anche in Slovacchia (+7,95%), Danimarca (+7,44%), Polonia (+7,08%), Repubblica Ceca (con un aumento stimato tra il 2 e il 7%), Estonia (+3,77%), Lettonia (+2,9%), e Cipro (+0,8%).

Anche in Olanda, dove le urne si sono chiuse giovedì sera, i dati sull'affluenza sono positivi, +3,88%. Momentaneamente in calo invece la partecipazione in Portogallo (-0,85%), Malta (-2,2%) e Bulgaria (-3,58%).

Affluenza in forte crescita anche nelle elezioni in Austria, al 55% secondo i dati diffusi dal Parlamento europeo. Nel 2014 aveva votato il 45% degli elettori.