La premier lascerà il 7 giugno. Nel suo discorso ha tracciato la sua eredità politica. Il nuovo premier entro fine luglio
LONDRA - La premier britannica Theresa May annuncia le dimissioni da leader del partito conservatore per il 7 giugno esprimendo "rammarico" per non essere riuscita ad attuare la Brexit e affidandone la realizzazione al suo successore alla guida dei Tory, che dovrà essere eletto nelle successive settimane per poi subentrarle come primo ministro a Downing Street.
«Ho fatto del mio meglio, purtroppo non sono riuscita a far passare la ratifica della Brexit, malgrado ci abbia provato tre volte». Nel suo discorso Theresa May ha di fatto tracciato la sua eredità politica, invitando chi le succederà alla guida dei Tory e del governo a portare a termine l'uscita dall'Ue, ma anche a non considerare il compromesso una parola sporca.
La premier britannica ha rivendicato quindi la politica di «un partito conservatore patriottico», che nella sua visione deve continuare a mirare a unire la nazione e a ridurre anche le ingiustizie sociali, predicando «sicurezza, libertà e opportunità».
La premier ha concluso in lacrime: «Ho servito il Paese che amo», rivendica prima di girarsi e di rientrare attraverso la porta al numero 10 di Downing Street.
Le reazioni:
Johnson: «Discorso di grande dignità» - Un discorso che ha raccolto omaggi e poche riserve tanto fra i sostenitori e gli avversari interni al suo Partito Conservatore, quanto fra esponenti delle forze di opposizione. «Un discorso di grande dignità da Theresa May», twitta fra i primi Boris Johnson, dimessosi a suo tempo da ministro degli Esteri in polemica con la sua linea considerata troppo moderata sulla Brexit e ora indicato da molti in pole position per la successione. Johnson ringrazia la premier uscente per «il suo stoico servizio al Paese e al Partito». «Ora - conclude - è tempo di andare avanti verso ciò che lei sollecita: unirci e attuare la Brexit».
«Emozionante, ma non cancella gli errori» - Di discorso «dignitoso» parlano numerosi ministri, notabili Tory e anche falchi brexiteer in prima fila in questi mesi nella battaglia per le dimissioni della premier. Fra le opposizioni, la laburista Jess Phillips ne sottolinea con simpatia «l'emozione», che tuttavia «non cancella» gli errori. Mentre la centrista Heidi Allen rimpiange che la premier non abbia mostrato «di più questa emozione» durante il mandato.
Corbyn: «Dimissioni giuste, ora si voti» - Jeremy Corbyn accoglie come una scelta giusta, quanto inevitabile, l'annuncio delle dimissioni di Theresa May sullo sfondo dello stallo della Brexit, ma non crede che un nuovo leader Tory possa fare meglio e torna a invocare elezioni anticipate. La premier - commenta il leader dell'opposizione laburista - ha ammesso ciò che il Paese sa da mesi: che lei non può governare e neppure può il suo partito, diviso e in via di disintegrazione». Quindi la richiesta del Labour: «Immediate elezioni politiche» nel Regno Unito.
Merkel: «Rispetto la sua decisione» - La cancelliera tedesca Angela Merkel «rispetta» la decisione di Theresa May di annunciare le proprie dimissioni da primo ministro britannico. «In generale la collaborazione tra i nostri governi prosegue», ha spiegato una portavoce, spiegando che la Brexit «dipende dalle evoluzioni della politica interna britannica».
Juncker: «La nostra posizione non cambia» - Il presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker ha seguito la dichiarazione della premier britannica Theresa May, con cui annunciava le sue dimissioni, «non con gioia personale», poiché a Juncker May «piaceva, trovandola una donna molto coraggiosa, meritevole di grande rispetto». Bruxelles resta disponibile al dialogo col prossimo premier, ma «la posizione non cambia» e l'Accordo di recesso non può essere rinegoziato. Lo ha detto la portavoce della Commissione europea Mina Andreeva, spiegando che Juncker continuerà a restare in contatto con May.
La borsa - Resta invariata la Borsa di Londra (+0,63%) dopo che la premier britannica Theresa May ha annunciato le dimissioni. Londra è pressoché in linea con gli altri listini europei, dove Francoforte e Parigi guadagnano lo 0,8%, sin da stamane è in terreno positivo senza particolari oscillazioni.
Il nuovo premier entro fine luglio - La Gran Bretagna avrà un nuovo premier entro la data del recesso estivo del Parlamento, fissata secondo il calendario di Westminster per il 24 luglio.
Lo hanno annunciato in una nota il presidente del Partito Conservatore e i vertici del Comitato 1922, organo esecutivo del gruppo parlamentare, fissando i tempi per l'elezione del successore di Theresa May come leader Tory e a seguire come primo ministro.