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REGNO UNITOOtto piani B per la Brexit

27.03.19 - 16:52
Sono state ammesse al voto dei Comuni dallo speaker John Bercow
KEYSTONE/AP (House of Commons)
Sono ben otto le proposte parlamentari di piano B sulla Brexit alternative all'accordo di Theresa May ammesse oggi dallo speaker John Bercow.
Sono ben otto le proposte parlamentari di piano B sulla Brexit alternative all'accordo di Theresa May ammesse oggi dallo speaker John Bercow.
Otto piani B per la Brexit
Sono state ammesse al voto dei Comuni dallo speaker John Bercow

LONDRA - Sono ben otto le proposte parlamentari di piano B sulla Brexit alternative all'accordo di Theresa May ammesse oggi dallo speaker John Bercow al voto indicativo ai Comuni.

Una varietà che rischia di produrre «confusione» e «tempi lunghi» secondo Norman Smith, della Bbc, e che comprende opzioni di Brexit più soft (con permanenza nell'Unione doganale o nel mercato unico); più hard (secondo il modello di trattato di libero scambio col Canada o con uscita no deal "gestita"); ma anche di un secondo referendum o di revoca del divorzio da Bruxelles.

Le otto opzioni - più numerose delle sei che si prevedeva Bercow potesse al massimo ammettere - saranno inserite in una scheda. E lo speaker si è sentito in dovere di puntualizzare che saranno invalidati i voti di quei deputati che dovessero marcare la medesima proposta sia con un sì sia con un no. Non è previsto un quorum minimo e anche se il voto non avverrà con la tradizionale divisione (division) tra favorevoli e contrari nell'atrio (lobby) di Westminster, non sarà neppure segreto con la registrazione delle scelte dei singoli parlamentari: prassi costante nel Regno Unito in nome della trasparenza nei confronti degli elettori dei loro collegi.

Il Partito conservatore, come si era capito da ieri, lascerà libertà di voto per non aggravare le divisioni interne. E il governo si asterrà abbassando la soglia richiesta per una eventuale maggioranza: una scelta che ha fatto peraltro già infuriare alcuni conservatori brexiteer, preoccupati che senza i voti di ministri e sottosegretari l'opzione del referendum bis possa arrivare al ballottaggio. Tanto più che il leader del Partito laburista, Jeremy Corbyn, ha dichiarato l'appoggio ufficiale della sua forza politica anche a questa proposta, oltre a quella sua, in favore d'una Brexit soft con permanenza del Regno nell'unione doganale, e a un atteggiamento non ostile verso l'opzione trasversale di un'adesione britannica allo Spazio economico europeo, con il mantenimento di legami col mercato unico su un modello simile a quello che regola oggi i rapporti fra Ue e Norvegia.

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