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REGNO UNITOBrexit: l'obiettivo resta il 29 marzo

31.01.19 - 15:49
Lo ha ribadito un portavoce di Downing Street. Ancora nessuna data per May a Bruxelles
Keystone
Brexit: l'obiettivo resta il 29 marzo
Lo ha ribadito un portavoce di Downing Street. Ancora nessuna data per May a Bruxelles

LONDRA - Il governo della premier britannica Theresa May resta «determinato a creare tutte le condizioni affinché il Regno Unito possa uscire dall'Ue il 29 marzo». Lo ha ribadito un portavoce di Downing Street malgrado il ministro degli esteri, Jeremy Hunt, non abbia escluso oggi un rinvio nel caso in cui il parlamento approvasse un accordo di divorzio con Bruxelles solo in extremis.

La ministra dei rapporti con il parlamento, Andrea Leadsom, ha intanto evocato la possibile cancellazione della tradizionale pausa invernale di Westminster, quest'anno in calendario dal 15 al 24 febbraio, per dare più tempo ai deputati per approvare le sette leggi fondamentali che dovrebbero accompagnare la Brexit.

Di una proroga di qualche settimana rispetto al 29 marzo ha del resto parlato oggi come d'una possibile necessità anche il leader dell'opposizione laburista, Jeremy Corbyn, laddove l'unica alternativa fosse un no deal. Un'opzione destinata a causare «problemi ai trasporti, alle forniture di medicine, all'approvvigionamento di cibi e che sarebbe semplicemente inaccettabile», ha tagliato corto Corbyn.

Ancora nessuna data per May a Bruxelles - Non è stata ancora fissata una data per la visita della premier britannica Theresa May a Bruxelles, per illustrare ai vertici dell'Ue la sua nuova proposta sulla Brexit. Lo apprende l'agenzia di stampa italiana Ansa da fonti dell'Ue.

Intanto ieri sera il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk e May si sono sentiti al telefono per una mezzora circa. Al termine della conversazione il leader europeo ha scritto: «Il mio messaggio alla premier May: la posizione dell'Ue è chiara e coerente. L'accordo di divorzio non può essere rinegoziato. Martedì abbiamo scoperto ciò che il Regno Unito non vuole, ma non sappiamo ancora ciò che vuole».

Austria: «Segnali indicano un uscita senza accordo» - «A mio avviso, molti segnali indicano che si sta andando verso una Brexit senza accordo». Così la ministra degli esteri austriaca Karin Kneissl arrivando alla riunione informale dei ministri degli esteri dell'Ue a Bucarest.

«Non so come si possa raggiungere nelle prossime sei settimane ciò che non si è riuscito ad ottenere negli ultimi due anni», ha evidenziato Kneissl.

La ministra austriaca ha escluso anche un nuovo vertice straordinario sulla Brexit. Sebbene i britannici chiedano più tempo, ha spiegato Kneissl, il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk «ha già chiarito che non convocherà un vertice senza un obiettivo chiaro e, al momento, non lo vediamo».

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