Umberto e Renzo erano imputati per appropriazione indebita con l'ex tesoriere della Lega Francesco Belsito per aver usato i fondi del partito per fini privati
MILANO - La Corte d'Appello di Milano ha disposto il non luogo a procedere per Umberto Bossi e il figlio Renzo, imputati per appropriazione indebita con l'ex tesoriere della Lega Francesco Belsito per aver usato i fondi del partito per fini privati. Per quest'ultimo ha rideterminato la condanna a un anno e 8 mesi e 750 euro di multa pena sospesa.
Nelle scorse settimane l'attuale segretario federale della Lega, Matteo Salvini, aveva presentato querela nei confronti dello stesso Belsito, non citando invece i Bossi. Una mossa che ha portato al 'non luogo a procedere'.