Nelle fasi di aspre tensioni, i termini usati sono stati motivo di scontro tra i due Paesi consentendo soprattutto a Pyongyang di "denunciare" le provocazioni ai suoi danni
SEUL - La Corea del Sud ha smesso di definire "nemico" la Corea del Nord: il rapporto biennale sulla Difesa, pubblicato oggi, registra quella che può essere vista come una mossa per la distensione delle relazioni con Pyongyang.
Gli sviluppi sono maturati mentre Usa e Nord stanno trattando termini e contenuti del secondo summit tra i leader Donald Trump e Kim Jong-un al fine di superare lo stallo negoziale sulla denuclearizzazione della penisola coreana.
Il libro bianco della Difesa non cita Pyongyang facendo ricorso a nomi tipici presenti nei rapporti precedenti tra cui si segnalano quelli di «nemico», «presente nemico» o «principale nemico». Nelle fasi di aspre tensioni, i termini usati sono stati motivo di scontro tra i due Paesi consentendo soprattutto a Pyongyang di "denunciare" le provocazioni ai suoi danni, nonché prove dell'ostilità nei suoi confronti manifestata dal Sud. Ad esempio, nel documento del 1995, il Nord fu apostrofato «principale nemico», appena un anno dopo le minacce di Pyongyang di trasformare Seul in un «mare di fiamme».