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REGNO UNITOBrexit, una mozione Labour per un nuovo referendum

24.09.18 - 11:18
Messa a punto una bozza che sarà messa ai voti entro domani
Keystone / EPA
Brexit, una mozione Labour per un nuovo referendum
Messa a punto una bozza che sarà messa ai voti entro domani

LIVERPOOL - Il Labour di Jeremy Corbyn ha messo a punto una bozza di mozione da mettere entro domani ai voti del congresso del partito entrato oggi nel vivo a Liverpool, che prevede esplicitamente il sostegno a un nuovo referendum sulla Brexit. Lo riportano i media.

La mozione indica che il maggior partito di opposizione britannico è pronto a votare in parlamento contro un eventuale accordo di basso profilo con l'Ue portato a casa dal governo Tory di Theresa May. E a chiedere in seguito come prima opzione lo svolgimento di elezioni politiche anticipate (la strada preferita da Corbyn), ma lasciandone aperte altre di riserva «inclusa quella di far campagna per un (nuovo) voto popolare».

Il cancelliere dello Scacchiere ombra, John McDonnell, braccio destro di Corbyn, ha tuttavia ipotizzato alla Bbc un referendum bis solo «sui termini della Brexit», escludendo di rimettere in discussione l'uscita dall'Ue decisa dall'elettorato nel 2016: una limitazione che l'ala più 'europeista' del partito non vuole e che nella mozione non è esplicitata.

Rafforzata la svolta a sinistra - Il Labour britannico si ritrova unito a larga maggioranza nel sostegno alla svolta a sinistra di Jeremy Corbyn: sull'economia, sul rinnovamento interno, sulla scelta di dare più peso alla base nell'indicazione del leader e dei candidati al parlamento.

A confermarlo le mozioni messe ai voti in una giornata dominata oggi dall'intervento del cancelliere dello Scacchiere ombra, John McDonnell, responsabile della nuova politica economica laburista. McDonnell insiste su un programma di stampo "socialista" promettendo, se e quando si tornerà al governo, rinazionalizzazione nei servizi essenziali, (dalle ferrovie all'acqua), norme per la confisca ai grandi proprietari delle case tenute sfitte, e - novità dell'ultima ora - una proposta di legge per imporre alle aziende quotate di garantire l'offerta d'una partecipazione azionaria ai dipendenti almeno del 10%.

Suggestioni che la Cbi chiede di attenuare per mantenere aperto un dialogo con il business, ma che conquistano l'assise. Mentre oltre il 60% vota a favore anche della riforma (sgradita alla nomenklatura più moderata e auspicata dalla nuova massa d'iscritti di fede corbyniana) che mira a rendere più facile il ricambio dei deputati riducendo il quorum necessario alla base, nei singoli collegi, per mettere in discussione la ricandidatura automatica degli uscenti.

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