Lo chiedono i giudici di Nanterre nell'ambito dell'inchiesta aperta dopo la pubblicazione su Twitter di immagini di esecuzioni capitali dell'Isis
PARIGI - Il tribunale di Nanterre ha disposto una perizia psichiatrica nei confronti della leader del Rassemblement National Marine Le Pen.
La richiesta arriva nell'ambito di un'inchiesta aperta dopo che la leader dell'allora Front National aveva pubblicato, nel dicembre 2015, aveva pubblicato in Rete alcune foto di esecuzioni di ostaggi da parte di jihadisti dell'Isis. Il tweet era una risposta al giornalista Jean-Jacques Bourdin, che aveva infastidito Le Pen con un paragone tra il movimento da lei guidato e i miliziani dello Stato islamico.
C'est proprement HALLUCINANT. Ce régime commence VRAIMENT à faire peur. MLP pic.twitter.com/WCX6WBCgi4
— Marine Le Pen (@MLP_officiel) 20 settembre 2018
L'inchiesta, per quella e altre immagini pubblicate da Le Pen, le valse un'accusa di "diffusione di immagini violente" e la conseguente sospensione dell'immunità parlamentare.
«È allucinante, ormai viviamo in un regime che comincia a far paura» ha dichiarato Le Pen dopo aver appreso la decisione dei magistrati. «Credevo di avere diritto alla libertà di espressione e invece no! La giustizia mi vuole sottoporre a esame psichiatrico per aver denunciato nei miei tweet gli orrori dell’Isis». A chi le fa notare che si tratta della normale applicazione della legge, Le Pen risponde dicendo che non è vero e che la perizia psichiatrica obbligatoria viene disposta solo in caso di reati di pedofilia o devianze sessuali.
Una procura ordina una #periziapsichiatrica per Marine Le Pen. Non ho parole!
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) 20 settembre 2018
Solidarietà a lei e ai francesi che amano la libertà! @MLP_officiel #LePen pic.twitter.com/Oh0kWmY23h
Immediata le è giunta la solidarietà del suo principale alleato politico europeo, il leader della Lega italiana Matteo Salvini.
Ad ogni modo Le Pen ha fatto sapere che non si sottoporrà ad alcuna perizia psichiatrica. «Sia ben chiaro che io non ci andrò. Dai magistrati bisogna aspettarsi di tutto, credevo di aver visto tutto, e invece no».