Il premier Löfven: «Abbiamo bisogno di una cooperazione che vada oltre gli schieramenti»
STOCCOLMA - È un panorama politico frammentato quello che esce dalle elezioni tenutesi ieri in Svezia. Al di là dell’avanzamento significativo ma contenuto dei sovranisti “Democratici Svedesi”, non si è infatti delineato un vero vincitore della competizione elettorale.
Secondo gli ultimi dati diffusi dall’Aftonbladet, la coalizione rosso-verde attualmente al governo chiuderebbe infatti con il 40,64% dei consensi mentre l’Alleanza di centro-destra si fermerebbe solo poco più sotto, al 40,33%. Un dato che - se confermato dal voto degli svedesi all’estero che sarà reso noto solo mercoledì - conferirebbe nuovamente alla Sinistra la responsabilità di formare un governo senza tuttavia avere una maggioranza per farlo.
Per contrastare qualsiasi ipotesi di coalizione con o sostegno all’estrema destra di Jimmie Åkesson (17,6%), il premier socialdemocratico Stefan Löfven ha invitato l’Alleanza di centro-destra a collaborare: «Questa elezione segna la morte della politica degli schieramenti, abbiamo bisogno di una cooperazione che vada oltre gli schieramenti», ha affermato Löfven del suo discorso post-voto.
A parole, l’Alleanza di centro-destra non sembra disposta a dar seguito all’invito, almeno nella forma immaginata da Löfven: «Questo governo ha avuto la sua opportunità. Ora deve dimettersi», ha dichiarato il leader Ulf Kristersson come riporta l’Afp.
La Svezia ha davanti a sé un lungo periodo di incertezza prima che l’uno o l’altro schieramento riesca a formare un esecutivo. I Socialdemocratici - primo partito per numero di voti ma in calo rispetto al 2014 - potrebbero riproporre un governo rosso-verde con il sostegno del partito ex comunista della Sinistra (7,9%). Tuttavia, avrebbero comunque bisogno dell’improbabile sostegno dei partiti di centro (membri dell’Alleanza) altrimenti rimarrebbero ostaggio dei Democratici Svedesi in parlamento.
Anche l’Alleanza di centro-destra avrebbe bisogno di supporto da parte dei Democratici Svedesi per governare. Per evitarlo, Kristersson sembra però favorire l’idea di qualche forma di cooperazione con i Socialdemocratici.