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ITALIASalvini: «Fermare i migranti è possibile»

28.08.18 - 20:45
Durante l'incontro con il premier ungherese, il ministro dell'interno italiano ha inoltre attaccato Macron: «Basta lezioni, apra Ventimiglia»
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Salvini: «Fermare i migranti è possibile»
Durante l'incontro con il premier ungherese, il ministro dell'interno italiano ha inoltre attaccato Macron: «Basta lezioni, apra Ventimiglia»

MILANO - «Siamo vicini a una svolta storica per il futuro dell'Europa: io e Viktor, ognuno nel proprio campo, stiamo lavorando per un'alleanza che escluda i socialisti. Oggi comincia un percorso». Il ministro dell'Interno italiano Matteo Salvini, al termine dell'incontro a Milano con il premier ungherese Viktor Orban, rinsalda l'asse sovranista in vista delle prossime europee di primavera e lancia una bordata contro il presidente francese Emmanuel Macron: «basta lezioni, apra Ventimiglia».

Ancora è presto per parlare della cosiddetta "Lega delle Leghe", di una lista unitaria. Lo stesso Salvini chiarisce che non sta chiedendo al premier magiaro di lasciare il Ppe, ma certamente tra i due qualcosa si sta muovendo.

Un appuntamento politicamente rilevante, questo in Prefettura a Milano, contro cui, per la prima volta, la sinistra unita è in piazza a manifestare a favore dell'accoglienza e l'integrazione. Contro di loro, la reazione infastidita del ministro dell'Interno: «La sinistra non può decidere chi devo incontrare o no. Sono sorpreso della loro sorpresa, poi - conclude - non possono sorprendersi se la gente non li vota più».

Un feeling forte quello tra il segretario leghista e Orban: «Se si presentasse da noi vincerebbe le elezioni, meno male che non lo fa...», ironizza il premier ungherese. E ancora, ricorda la simpatia nata nei banchi del Parlamento di Strasburgo: «quando tutti ci attaccavano, Matteo ci difese. Noi non dimentichiamo», prosegue. E Salvini replica con altrettanta gentilezza: «sono qui da segretario di partito e da milanista, visto che la prima visita in Italia di Viktor è stata a Milanello».

Tra i due, com'è noto, c'è piena identità di vedute sul tema dell'immigrazione: «Noi abbiamo dimostrato che i migranti si possono fermare via terra, fisicamente e giuridicamente. Matteo sta dimostrando che si può fare anche dal mare. Stiamo con lui, è il nostro eroe, lo invitiamo a non mollare», si scalda Orban. Uniti dalla blindatura dei confini europei, c'è totale sintonia anche nell'attaccare il principale nemico comune, Emmanuel Macron, identificato come il «capo del partito che vuole i migranti», sintetizza sempre Orban. E Salvini va oltre. Replicando alle critiche del presidente francese al governo turco, torna sulla polemica sulla frontiera ligure: «Invece di criticare Visegrad e dare lezioni a governi stranieri, Macron dia l'esempio e apra il confine di Ventimiglia».

Quindi ribadisce che non arretra di un millimetro dopo la vicenda Diciotti: «Nessuna indagine o processo mi farà cambiare idea. La Marina militare deve vigilare la sicurezza delle coste italiane. Conto che non si riproponga un problema simile. Ma se dovesse capitare - aggiunge - mi comporterò nella stessa maniera».

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