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ITALIAPontida: al via il raduno della Lega

01.07.18 - 10:42
Un mix di magliette blu "salviniane" e verdi più "tradizionali" per il primo raduno da ministro del segretario del Carroccio
Pontida: al via il raduno della Lega
Un mix di magliette blu "salviniane" e verdi più "tradizionali" per il primo raduno da ministro del segretario del Carroccio

PONTIDA - Si sta via via riempiendo il prato di Pontida, dove a breve inizierà l'annuale raduno della Lega, che sarà concluso dall'intervento di Matteo Salvini, al suo debutto nel triplo ruolo di segretario, vicepremier e ministro dell'Interno italiano.

Una serie di gazebo bianchi, uno per ogni regione italiana, delimita l'area in cui si stanno concentrando i sostenitori. Il palco è dominato dal colore blu e due slogan principali: "Il buonsenso al governo" e "Prima gli italiani".

Come ormai da alcuni anni, i leghisti arrivano da tutta Italia. I più giovani hanno passato la notte accanto al 'sacro prato', in tenda o camper. Un mix di colori colpisce l'osservatore: molte magliette blu "salviniane" soprattutto fra i militanti più vicini a Salvini e del Centro-Sud Italia; molte magliette verdi, quelle tradizionali, indossate dai militanti del Nord e dai sostenitori di più lunga data.

Secondo gli organizzatori, almeno 200 pullman organizzati sono in arrivo a Pontida.

«Voglio stare fra la gente. Con voi facciamo dopo», ha detto Salvini ai giornalisti che lo hanno seguito mentre salutava i partecipanti e faceva selfie.

Il segretario Matteo Salvini, arrivato da poco a Pontida, ha voluto visitare  la serie di gazebo delle regioni italiane. Ha stretto numerose mani e ha fatto fatica a farsi largo fra i sostenitori (e le telecamere), anche per le continue richieste di un selfie.

"Matteo, Matteo", lo hanno invocato i leghisti. Fra le magliette indossate (e vendute) dai giovani del partito, quella blu con il volto di Salvini e la scritta che ricorda una sua recente battuta sugli immigrati: "La pacchia è strafinita".

«Le Europee del 2019 sono un referendum fra noi e l'élite» - «Le Europee dell'anno prossimo saranno un referendum fra l'Europa delle élite, delle banche, della finanza, dell'immigrazione e del precariato, e l'Europa dei popoli e del lavoro». Lo ha detto il segretario della Lega Matteo Salvini parlando coi giornalisti a Pontida, ribadendo il progetto di una «alleanza internazionale dei populisti che per me è un complimento».

Salvini ha aggiunto che «i porti italiani per chi traffica esseri umani sono e resteranno chiusi. Oggi c'è una terza nave che prenderà la via di un altro Paese e ce ne saranno anche una quarta una quinta e così via».

Striscione sulla secessione - Anche uno striscione "Secessione" è comparso sulla collina di Pontida sul lato opposto del palco della Lega. Sulla stessa collina, da sempre usata dai militanti per mandare messaggi verso il "pratone", ci sono altri due striscioni: "Flat Tax subito" e "Salvini liberaci dai clandestini". 

«Senza il Sud il Nord non va da nessuna parte» - «Nord e Sud hanno vocazioni e interessi diversi ma senza il Nord il Sud è sempre più isolato e senza il Sud il Nord non va da nessuna parte»: così ha detto il presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci nel suo intervento dal palco di Pontida dove è intervenuto dopo la governatrice della valle d'Aosta Nicoletta Spelgatti e il presidente del Molise Nello Toma. «Il sistema Italia deve andare avanti, mentre noi ci dividiamo tra Nord e Sud - ha aggiunto - i padrini dell'Europa si dividono il continente».

Secondo Musumeci, bisogna «trovare le ragioni che ci uniscono non quelle che ci dividono» ed è quello che «sta facendo Matteo Salvini».

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