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Alle 14 parla Seehofer, che vuole imporre i respingimenti dei migranti registrati in altri Paesi ai confini
BERLINO - Potrebbe essere il giorno della verità, questo lunedì, per il governo di Angela Merkel, sotto pressione per il fuoco amico dell'alleato bavarese Horst Seehofer, il ministro dell'Interno che, con una fuga in avanti, vuole imporre i respingimenti dei migranti registrati in altri Paesi ai confini. Alle 8, i leader dei due partiti Cdu e Csu hanno raggiunto le rispettive sedi, mentre una decisione verrà comunicata alle 14 dal ministro in conferenza stampa.
Secondo le indiscrezioni trapelate ieri (e poi smentite) la Csu bavarese sarebbe disposta a dare a Merkel due settimane di tempo per trovare un accordo con i partner Ue sul provvedimento. I giornali credono a questa ipotesi: «La situazione è seria ma affrontabile», scrive ad esempio la Faz.
Oggi è atteso a Berlino il premier italiano, Giuseppe Conte, per la visita di insediamento: uno statement con Merkel è in agenda alle 19. Proprio da Roma Merkel potrebbe ricevere un aiuto importante, ma la disponibilità del governo giallo verde va verificata.
