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CANADAIl G7 si spacca sui dazi: «Non sono utili»

01.06.18 - 21:04
Il ministro delle finanze canadese Bill Morneu non ha nascosto la propria frustrazione per il difficile dialogo con gli Stati Uniti
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Il G7 si spacca sui dazi: «Non sono utili»
Il ministro delle finanze canadese Bill Morneu non ha nascosto la propria frustrazione per il difficile dialogo con gli Stati Uniti

WHISTLER - Il G7, che è un «G6 più uno» per dirla con le parole del francese Bruno Le Maire, invia un messaggio chiaro agli Stati Uniti: i dazi non sono utili, fanno male a tutti e rischiano di rallentare l'economia. A sintetizzare la posizione del "G6" è il padrone di casa, il ministro delle finanze canadese Bill Morneau, non nascondendo la frustrazione degli alleati americani, per i quali il dialogo con gli States è ora tutto in salita.

I dazi sono «assurdix dice Morneau. «Non conducono a un dialogo positivo», «sono una tattica inappropriata» aggiunge, prevedendo un confronto tutto in salita durante il vertice: «sarà una discussione difficile» aggiunge. Parole dure arrivano anche dai ministri delle finanze francese e tedesco. Il vertice del G7 «sarà G6 più uno», spiega Le Maire descrivendo il G7 come diviso.

«Gli Stati Uniti hanno deciso i dazi sull'acciaio e l'alluminio e questa è una decisione ingiustificata e ingiustificabile. È pericolosa per la crescita, è pericolosa per lo sviluppo economico del mondo» aggiunge Le Maire, auspicando comunque che una guerra commerciale possa essere evitata, perché non è nell'interesse dell'Europa nè degli Stati Uniti.

Una guerra commerciale «ha solo perdenti, dialogare è utile» fa eco il presidente della Bundesbak, Jens Weidmann, secondo il quale serve una reazione decisa ai dazi decisi da Donald Trump portando avanti la politica dell'America First. I dazi che gli Stati Uniti hanno deciso di attuare unilateralmente sono «sbagliati» e «illegali» precisa Olaf Scholz. Ci sono delle regole «fissate a livello internazionale» e i dazi le infrangono, aggiunge Scholz, precisando che l'Unione Europea «reagirà in modo forte e intelligente».

L'agenda ufficiale dei lavori del G7 includeva i rischi globali alla crescita e l'economia moderna, fatta di innovazione tecnologica e cyber rischi. Ma anche la promozione di una maggiore equità dal punto di vista fiscale. I dazi americani hanno costretto pero' a modificarla in corso, rendendo in salita il dialogo e isolando il segretario al Tesoro americano Steven Mnuchin, 'difensore' dei dazi.

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