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ARGENTINAMacri vince le primarie

14.08.17 - 20:13
Il presidente ha però mancato la vittoria più significativa "pareggiando" nella provincia di Buenos Aires
Keystone
Macri vince le primarie
Il presidente ha però mancato la vittoria più significativa "pareggiando" nella provincia di Buenos Aires

BUENOS AIRES - Mauricio Macri oggi può festeggiare il trionfo complessivo della sua coalizione, Cambiemos, nelle elezioni primarie disputate ieri in Argentina. Ma al presidente della repubblica è mancata la vittoria politicamente più significativa: non è riuscito a sconfiggere Cristina Fernandez de Kirchner nella provincia di Buenos Aires.

Nella provincia della capitale federale, che rappresenta il 37% dell'intero elettorato nazionale, infatti, con il 95,68% del voti scrutinati, l'ex presidente risulta per ora sconfitta dal candidato governativo Esteban Bullrich, ma con appena 6.915 voti di scarto. Praticamente un pareggio.

Nel cuore della notte, il responsabile delle elezioni al ministero degli Interni, Adrian Perez, ha detto che a Buenos Aires devono ancora essere computati i risultati di 1.537 seggi (su un totale di 35.589).

Perez ha sottolineato che questi voti saranno contati solo nello scrutinio definitivo ed ufficiale - che inizia 48 ore dopo la diffusione dei risultati provvisori - a carico della giustizia elettorale, giacché si tratta di voti registrati in seggi nei quali c'è stato qualche tipo di ritardo o di irregolarità.

Kirchner ne ha approfittato per proclamarsi comunque vincitrice, poco prima delle 4 de mattino, e denunciare che il ritardo nella proclamazione dei risultati è "una cosa mai vista prima" e "una vera vergogna nazionale".

A quell'ora, però, Macri era già andato a letto rassicurato da un risultato che stabilisce per la prima volta la proiezione nazionale del suo partito, che per oltre un decennio è esistito praticamente solo a Buenos Aires, quando lui era sindaco della capitale.

È lì, del resto, che Cambiemos ha registrato la sua principale vittoria: la sua candidata deputata Lilita Carriò ha sfiorato il 50%. A questo trionfo, annunciato dai sondaggi, se ne sono aggiunti altri che però nessuno prevedeva.

Per esempio a San Luis (centro), feudo dei fratelli peronisti Rodriguez Saa dal 1983, o a Santa Cruz (Patagonia), dove sono nati politicamente i Kirchner.

In sintesi, Cambiemos è diventata contemporaneamente la prima forza politica a Buenos Aires città, Cordoba, Corrientes, Mendoza e La Pampa: un'intera fascia centrale del territorio argentino, con le sue regioni più produttive e popolose.

L'esito delle primarie indica che una grande maggioranza di argentini sostiene la politica economica promossa da quasi due anni da Macri. Un risultato per niente scontato, con un'inflazione che sfiora il 40% - anche se ora è in trend negativo - e una ripresa economica che stenta ancora a partire, con crescita minima, consumi al rallentatore e seri problemi sul piano dell'occupazione.

Sul fronte opposto, si apre una partita del tutto nuova. La Kirchner, anche se alla fine risultasse vincitrice a Buenos Aires, esce ferita dalla domenica elettorale e con lei tutto il peronismo. Il movimento che fu di Peron e di Evita è in crisi e da domani dovrà accelerare il proprio rinnovamento. E partire alla ricerca di un nuovo leader.

 

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