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ITALIADoccia fredda per Grillo

12.06.17 - 06:44
Il Movimento 5 Stelle è escluso dai ballottaggi nelle grandi città alle elezioni amministrative italiane. Torna la sfida fra centrodestra e centrosinistra
Doccia fredda per Grillo
Il Movimento 5 Stelle è escluso dai ballottaggi nelle grandi città alle elezioni amministrative italiane. Torna la sfida fra centrodestra e centrosinistra

ROMA - Il flop del Movimento Cinque Stelle (M5s), fuori dal secondo turno nelle grandi città. E il ritorno di un modello "bipolare", con ai ballottaggi un centrodestra in crescita e un centrosinistra che non brilla.

Sono questi i primi verdetti del primo turno delle elezioni in 1004 comuni italiani, ultimo test prima delle politiche, con un'affluenza in forte calo al 60,07%.

Nei 25 capoluoghi di provincia, passa al primo turno il solo Leoluca Orlando, sindaco di Palermo per la sesta volta. I ballottaggi consegneranno gli altri responsi ma, a un anno dal trionfo di Roma e Torino, i Cinque stelle non ci saranno nei quattro capoluoghi di Regione e in quasi tutte le grandi città.

A Genova, dove vota anche Beppe Grillo, il candidato M5s Luca Pirondini, complici anche le divisioni tra i grillini, finisce terzo. Ma a sorpresa, in una città da anni guidata dalla sinistra, in vantaggio al primo turno sembra essere il candidato del centrodestra Marco Bucci, che stacca il centrosinistra guidato da Gianni Crivello.

A Parma parte in vantaggio al secondo turno l'ex M5s Federico Pizzarotti, davanti a Paolo Scarpa, del centrosinistra, e solo quarto finisce il candidato M5s. A Catanzaro il sindaco uscente, Sergio Abramo, di centrodestra, dovrà vedersela con Vincenzo Ciconte, del centrosinistra. Mentre a Palermo l'uscente Orlando, sostenuto dal Pd ma anche da Ap, stacca tutti (solo terzo il M5s Ugo Forello) ed esulta: "Siamo un modello di civismo politico che è alternativo alle logiche soffocanti degli apparati".

Per i verdetti definitivi bisogna ancora aspettare: M5s potrebbe passare a Taranto, dove per il secondo turno contro la candidata di centrodestra si battono in tre. A Verona potrebbe non farcela, sia pure per un soffio, la compagna del sindaco uscente Flavio Tosi, Patrizia Bisinella, superata dai candidati di centrodestra e centrosinistra. A L'Aquila il centrosinistra con Americo Di Benedetto è in netto vantaggio al primo turno sul centrodestra con Pierluigi Biondi. Si segnalano poi casi come Rignano sull'Arno, città che ha dato i natali a Matteo Renzi, dove il sindaco uscente Daniele Lorenzini batte il candidato Pd.

Ma nella notte elettorale, gli occhi sono puntati sui Cinque stelle. Tacciono per ora i leader del Movimento, ma il deputato Danilo Toninelli prova a ribaltare il racconto di una debacle: «Domani vedrete, il M5s sarà primo o secondo partito». Il Pd però sostiene che «la sconfitta clamorosa M5s è un fatto politico» ed è conseguenza della «incapacità» a governare mostrata a Roma, ma anche della mancanza di una classe dirigente.

Anche per conquistare gli elettori M5s il centrodestra e il centrosinistra si sfideranno ai ballottaggi. E sui responsi di stampo "bipolare" delle amministrative si misurerà probabilmente anche il confronto, che si riaprirà martedì in commissione, sulla legge elettorale.

Ma intanto Forza Italia e Lega gongolano, perché a un anno dalle amministrative 2016, che consegnarono un risultato assai deludente, tornano a brillare nei grandi Comuni. E' la prova, dice agli alleati Paolo Romani di Fi, che bisogna iniziare a "lavorare sulla coalizione di centrodestra". Sì, replica Matteo Salvini, ma il centrodestra vince quando è "a traino leghista".

Quanto al centrosinistra, Matteo Renzi per ora non commenta. Il Pd corre in quasi tutti i ballottaggi principali, ma in alcuni Comuni si ritrova a rincorrere il centrodestra e rischia di non confermare alcuni dei sindaci uscenti.

 

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COMMENTI
 

GI 6 anni fa su tio
Non ha ancora capito che cambiano i sindaci....ma, non le amministrazioni.....per cui le tante promesse.....restano lettera morta...

shooter01 6 anni fa su tio
Bene, erano solo dei comunisti rigommati.

tazmaniac 6 anni fa su tio
come spesso capita, il popolo italiano, quando si accorge di aver cappellato, rimedia in corsa. Peccato che ultimamente stiano sbagliando un po' troppo spesso. Forse, anche perché nel panorama politico italiano c'è ben poco da salvare... I funghi stellati volevano cambiare le cose...sono saliti al potere e sono riusciti in breve tempo a fare peggio del peggio e rubare come e più degli altri...
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