Cerca e trova immobili

ITALIAPD avviato di fatto alla scissione

14.02.17 - 16:37
La rottura tra maggioranza e opposizione dovrebbe venir sancita all'assemblea nazionale del partito che si terrà domenica a Roma
PD avviato di fatto alla scissione
La rottura tra maggioranza e opposizione dovrebbe venir sancita all'assemblea nazionale del partito che si terrà domenica a Roma

ROMA - Acque quanto mai agitate nel Partito democratico (PD) italiano diretto dall'ex premier Matteo Renzi: dopo lo scontro di ieri in direzione, maggioranza e opposizione interna sembrano di fatto avviate alla scissione, che dovrebbe venir sancita all'assemblea nazionale del partito che si terrà domenica a Roma.

Ieri in direzione il PD si è scontrato sulla data in cui dovrà tenersi il Congresso in vista poi delle elezioni politiche: la minoranza avrebbe voluto garantire il sostegno al governo di Paolo Gentiloni (PD) e andare quindi fino al termine della legislatura, ossia febbraio 2018. Ma la stragrande maggioranza della direzione si è schierata per il congresso subito, sancendo la spaccatura.

«Qui non è questione di calendario del Congresso. Qui il problema è se siamo il PD o il Pdr, il Partito di Renzi», ha commentato oggi Pier Luigi Bersani, già segretario del PD.

«Io da Renzi non mi aspetto nulla, ma chi ha buonsenso ce lo metta. Perché siamo a un bivio molto serio», ha aggiunto Bersani parlando in transatlantico alla Camera. «La scissione è già avvenuta tra la nostra gente. E io mi chiedo come possiamo recuperare quella gente lì».

«Dobbiamo chiederci se e come recuperiamo una parte del nostro popolo. Ieri in direzione ho visto solo dita negli occhi a questa gente. Non può essere», ha affermato ancora Bersani parlando con i cronisti. «Ieri ho chiesto a Renzi di avere più umiltà».

Un altro esponente della minoranza PD, Gianni Cuperlo, a proposito della partecipazione all'assemblea di domenica ha dichiarato: «La scelta di non partecipare sarebbe una scelta irreversibile, di una rottura, di una distanza difficilmente recuperabile» e quindi «di una sconfitta di tutta la sinistra».

«Sono molto allarmato - ha detto ancora Cuperlo -. Continuo a credere che una divisione sarebbe una sconfitta per chi dovesse andare e per chi dovesse rimanere. La prima responsabilità nel tenere unito un campo è di chi regge il timone. È sempre spiacevole quando ad ammutinarsi è l'equipaggio. Ma va del tutto contro la logica se ad ammutinarsi è il comandante».

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE