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CINADopo lo storico sciopero si torna al lavoro

26.04.14 - 09:28
Più della metà dei lavoratori della Yue Yuen, che produce scarpe che i massimi brand mondiali, hanno ripreso l'attività. Non sempre in modo spontaneo
Foto Keystone / AP Vincent Yu
Dopo lo storico sciopero si torna al lavoro
Più della metà dei lavoratori della Yue Yuen, che produce scarpe che i massimi brand mondiali, hanno ripreso l'attività. Non sempre in modo spontaneo

SHANGHAI - La maggior parte degli operai del colosso delle calzature Yue Yuen, in sciopero da oltre dieci giorni nella più grande manifestazione del genere in Cina, sono tornate al lavoro. Secondo Ong che si battono per i diritti dei lavoratori, riferiscono che diversi operai (chi parla del 60% chi dell'80%) sono tornati al lavoro dopo che l'azienda ha acconsentito a concedere alcune delle rivendicazioni degli operai. Altri invece sarebbero tornati al lavoro dietro pressioni delle forze di polizia, altri per la paura del licenziamento paventato dalla Yue Yuen.

 

Non hanno ripreso il lavoro gli operai che sono impiegati in una linea di produzione della Nike, così che diverse migliaia di operai sono ancora per strada. Polizia in assetto antisommossa circonda l'enorme complesso industriale.

 

Ieri il sindacato, che dipende dal partito comunista, aveva accolto le richieste degli operai, giudicandole legittime, intimando all'azienda di pagare gli arretrati, soprattutto l'assicurazione sociale, che è il maggior oggetto del contendere. Ma molti dipendenti non credono alla promessa dell'azienda e hanno dichiarato che fino a quando non vedranno i soldi versati, non ritorneranno al lavoro.

 

In diverse strutture della fabbrica sono stati smantellati gli apparecchi che rivelano le presenze. Lo sciopero, in vigore dal 14 aprile, ha bloccato la produzione di grandi marchi come Nike, Reebok, Puma, Timberland e Adidas. Quest'ultima, in particolare, ha spostato parte della produzione altrove in Cina.

 

Ats Ans

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