L'Energy Information Administration ha rivisto al rialzo le stime per i prossimi anni grazie allo shale e al fracking: solo lo scorso anno, infatti, l'amministrazione prevedeva la produzione di 7,5 milioni di barili al giorno nella seconda metà del decennio, un volume superato già quest'anno. Per il gas le previsioni sono ancora migliori: entro il 2040 la produzione sarà il 56% maggiore rispetto al 2012.
Il petrolio shale, estratto con particolari tecniche di trivellazione, sta già cambiando il panorama energetico globale, spingendo la Stati Uniti a cedere alla Cina lo scettro di primo importatore mondiale di petrolio e aumentando la pressione sull'Opec. La produzione petrolifera americana con lo shale è sostenibile a prezzi elevati: è redditizia a 90 dollari al barile e, secondo alcune stime, anche sopra gli 80-85 dollari al barile.