"Riforme sono necessarie in tutta Europa", ha proseguito Lagarde. Perché anche se il vecchio continente ora "è sulla strada giusta" e rispetto all'inizio della crisi "è notevole quanto l'Europa si sia spinta lontano" per rimuovere gli ostacoli alla crescita "non ci può essere un rilassarsi sulle riforme sino a che la crescita si sia ripresa abbastanza da ridurre disoccupazione e debito".
"Le politiche pubbliche devono fare il possibile per sostenere la domanda" e questo vuol dire che "la Bce deve tenere i tassi d'interessi bassi e convincere gli investitori che lo farà per quanto necessario", ha proseguito la direttrice dell'FMI. L'Eurotower "deve agire" per evitare ulteriori cali dell'inflazione e "deve trovare modalità per ridurre il costo dei prestiti alle Pmi".
"Completare tutti gli elementi dell'Unione bancaria resta una priorità", ha continuato Lagarde. "L'Europa è ora pronta a intraprendere un esercizio complesso per ripulire le sue banche sotto l'egida" della sorveglianza della Bce, e "un lavoro ben fatto preparerà il campo per un ritorno di fiducia, credito e crescita".