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STATI UNITIMutui: consumatori americani pessimisti come ai tempi del Watergate

26.03.08 - 07:08
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Mutui: consumatori americani pessimisti come ai tempi del Watergate
NEW YORK - Prezzi delle case in picchiata e fiducia dei consumatori ai minimi degli ultimi cinque anni alimentano i timori di una profonda recessione per l´economia statunitense. A marzo l´indice che misura la fiducia è crollato a 64,5, a causa soprattutto del netto peggioramento delle aspettative dei consumatori per i prossimi sei mesi, scese ai livelli più bassi dai tempi dello scandalo Watergate, che travolse l´amministrazione dell´allora presidente Richard Nixon. Cattive notizie anche dal fronte immobiliare, con i prezzi delle case scesi a gennaio del 10,7%, facendo così registrare una contrazione negativa per il 13mo mese consecutivo.

L´indice di fiducia si trova, se si fa eccezione per un breve periodo del 2003, ai minimi dall´inizio degli anni ´90. A determinare il crollo e´ stata la brusca flessione dell´indice che misura le aspettative dei consumatori per i prossimi mesi, sceso al 47,9, il valore più basso dal dicembre 1973 quando, oltre al Watergate, gli Usa si trovavano ad affrontare l´embargo deciso dai paesi Arabi sul petrolio.

"Le aspettative dei consumatori per le condizioni economiche, il mercato del lavoro e le proprie entrate sono abbastanza pessimistiche e questo fa prevedere un ulteriore indebolimento all´orizzonte", ha detto Lynn Franco del Conference Board, l´organo che ha rilasciato il dato.

"Non è difficile capire perché i consumatori sono così pessimisti quando i prezzi delle case sono al collasso, le condizioni del mercato del lavoro si stanno deteriorando, i prezzi della benzina aumentano e ci sono turbolenze sui mercati finanziari", spiegano gli analisti, sottolineando che il crollo odierno si farà sentire sulla spese dei consumatori che, nell´ultimo trimestre, dovrebbe salire solo dello 0,5%, il risultato peggiore dalla recessione del 1991.

Le brutte notizie sul fronte della fiducia si sono sommate con il calo dei prezzi delle case, scesi a gennaio del 10,7%. "Sfortunatamente, non sembra che l´inizio del 2008 segni un cambiamento di rotta del mercato dopo il calo del 2007.

Nessun mercato sembra completamente immune dalla crisi del mercato immobiliare", ha spiegato David M. Blitzer, presidente dell´indice S&P/Case Shiller. Charlotte (North Carolina) risulta l´unica fra le 20 città statunitensi che fanno parte della statistica a non aver registrato una flessione, su base annua dei prezzi, segnando un +1,8%. Le flessioni più pesanti si sono avute a Las Vegas e Miami (entrambe -19,3%). Cali a due cifre anche San Diego (-16,7%), San Francisco (-13,2%) e Washington (-10,9%). New York contiene le perdite a -5,8%.

"Il calo di gennaio evidenzia come le condizioni del mercato immobiliare continuino a deteriore all´inizio del 2008", sottolinea Global Insight sottolineando che questo trend si tradurrà anche in una stretta del credito, con effetti anche sulle vendite di automobili.

La flessione dei prezzi delle abitazioni, comunque, potrebbe essere un motore per rilanciare le vendite sul mercato immobiliare, dove i broker vedono crescere il proprio portafoglio a fronte di richieste in calo. Secondo alcuni analisti, in prezzi delle case sono destinati a scendere ulteriormente: "E´ necessario. Sta accadendo - sottolinea Mfr, società di ricerca di New York - circa quanto avvenuto sul mercato immobiliare. Bisogna per forza passarci, prima si fa prima si torna a tempi migliori"

di Serena Di Ronza, Ansa

KEYSTONE AP David Zalubowski
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