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UNIONE EUROPEALa BCE mantiene stabili i requisiti di capitale delle banche

28.01.20 - 09:04
La vigilanza dell'istituto avverte: la maggior parte delle banche europee soffre di bassa redditività
keystone-sda.ch / STF (Michael Probst)
La BCE mantiene stabili i requisiti di capitale delle banche.
La BCE mantiene stabili i requisiti di capitale delle banche.
La BCE mantiene stabili i requisiti di capitale delle banche
La vigilanza dell'istituto avverte: la maggior parte delle banche europee soffre di bassa redditività

FRANCOFORTE - La Banca Centrale Europea (BCE) mantiene stabili «i requisiti e gli orientamenti di capitale complessivi in termini di capitale CET1 al 10,6%». È quanto afferma la vigilanza di Francoforte al termine del processo di revisione e valutazione prudenziale (Supervisory Review and Evaluation Process, SREP) del 2019.

La vigilanza della Bce sottolinea come «i requisiti patrimoniali di secondo pilastro, fissati per ogni banca, e gli orientamenti non vincolanti di secondo pilastro sono stati pari in media rispettivamente al 2,1% e all'1,5%, entrambi invariati rispetto all'anno precedente».

Lo SREP, ricorda la Bce, è un esercizio annuale con cui l'autorità di vigilanza esamina i rischi delle banche e determina di conseguenza i requisiti e gli orientamenti patrimoniali a livello di singolo ente, in aggiunta al requisito minimo regolamentare. Per la prima volta la Bce, allo scopo di migliorare la trasparenza, pubblica anche i dati aggregati per modello imprenditoriale e le informazioni per singola banca sui requisiti patrimoniali di secondo pilastro. I livelli complessivi di CET1 richiesti da altre autorità e non determinati dalla Vigilanza bancaria della BCE, incluse la riserva di capitale anticiclica e le riserve a fronte del rischio sistemico, sono aumentati di 20 punti base, collocandosi all'11,7%. Tale incremento, conclude Francoforte, è riconducibile all'aumento di 10 punti base della riserva di capitale anticiclica e delle riserve di capitale a fronte del rischio sistemico.

Gestione inefficace - La sorveglianza BCE, inoltre, si dice preoccupata per alcuni casi di «gestione inefficace da parte degli organi di amministrazione e di lacune nei controlli interni» oltre che «rischi di condotta» di alcune banche europee.

Al termine dell'esercizio Srep 2019 la BCE segnala alcune aree di "notevole deterioramento". Francoforte annuncia così che intensificherà «la valutazione della sostenibilità dei modelli imprenditoriali e continuerà a richiedere alle banche di accrescere l'efficacia dei loro organi di amministrazione».

Inoltre, aggiunge la vigilanza BCE, le banche europee stanno raggiungendo gli obiettivi di riduzione dei crediti deteriorati. Francoforte raccomanda alle banche «di mantenere un'elevata attenzione nei confronti del continuo miglioramento dei loro profili di rischio di credito».

Quando la BCE ha assunto le proprie competenze di vigilanza cinque anni fa, si legge nel comunicato, "il volume degli NPL detenuto dagli enti significativi si collocava intorno a 1'000 miliardi di euro (pari a un'incidenza dell'8%). A fine settembre 2019 era sceso a 543 miliardi di euro (pari a un'incidenza del 3,4%)".

Utili bassi - La maggior parte delle banche europee soffre di bassa redditività. È l'allarme della vigilanza Bce al termine dell'esercizio Srep su 108 istituti del Continente secondo cui «una valutazione dei modelli imprenditoriali ha mostrato che gli utili della maggior parte degli enti creditizi significativi sono inferiori al costo del capitale». Questo, spiega Francoforte «ostacola la loro capacità di generare capitale in modo organico e di emettere nuovo capitale di rischio. Alla luce dei timori per la bassa redditività, gli esperti di vigilanza stanno concentrando maggiormente la propria attenzione sulla capacità di tenuta futura delle banche e sulla sostenibilità dei loro modelli imprenditoriali».

La vigilanza Bce si dice «sostanzialmente soddisfatta del livello complessivo di adeguatezza patrimoniale degli enti significativi sottoposti alla nostra vigilanza». Lo afferma Andrea Enria, Presidente del Consiglio di vigilanza di Francoforte al termine dell'esercizio Srep nel quale «la maggior parte degli enti significativi detiene livelli di capitale Cet1 superiori ai requisiti e agli orientamenti patrimoniali complessivi».

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