La sindaca Anne Hidalgo vuole Foreste urbane per lottare contro il CO2
PARIGI - Continuano gli sforzi di Parigi per darsi un'immagine sempre più green. A meno di un anno dalle elezioni municipali del 2020 la sindaca socialista Anne Hidalgo moltiplica gli annunci in questo senso.
L'ultimo in ordine di tempo sono le cosiddette Foreste urbane, vale a dire che quattro "luoghi simbolo" della capitale - l'Hotel de Ville (sede del Municipio), l'Opera Garnier, la Gare de Lyon e una parte dei Lungosenna cambieranno completamente aspetto, lasciando spazio ad una rigogliosa vegetazione, se non addirittura a dei "boschi", laddove una volte c'erano auto, catrame e cemento.
«Queste nuove piantagioni si aggiungeranno ai 40 ettari di parchi e giardini supplementari creati dal 2014», assicura la sindaca, aggiungendo: «Viva la natura a Parigi!». Per lei, «Parigi deve adattarsi all'evoluzione delle temperature. Secondo il gruppo di esperti intergovernativi sull'evoluzione del Clima (Giec), sono previsti picchi di calore a 50 gradi entro il 2050».
Verranno create inoltre Oasi scolastiche in tutti i quartieri per abituare i bambini al verde.
Ma non mancano le critiche, anche feroci, dell'opposizione in consiglio comunale.
Ces nouveaux aménagements s'ajouteront aux 40 hectares de parcs et de jardins supplémentaires créés depuis 2014 grâce à la mobilisation de @PKOMITES, des Maires d'arrondissement et de toute mon équipe. Vive la nature à Paris ! pic.twitter.com/FFl0aH3p20
— Anne Hidalgo (@Anne_Hidalgo) June 13, 2019