Bmw si appresta ad aumentare al 75% la propria quota nella joint venture Mw Brilliance Automotive, trasformandosi nel primo produttore auto straniero ad avere il controllo su una società in Cina
BERLINO - Il gigante tedesco spenderà 3,6 miliardi di euro e, nel contempo, beneficerà della nuova strategia di Pechino di allentamento delle leggi sulla proprietà di joint venture. L’operazione giungerà a termine esattamente nel 2022, anno in cui verranno modificate le normative sui tetti alle proprietà estere.
Ora come ora, Bmw detiene il 50% della società congiunta e, assumendone il controllo, potrebbe andare ad accrescere i propri profili nelle automobili di alta gamma, aumentando contemporaneamente la produzione nel Paese, dato che la guerra commerciale tra Cina e Stati Uniti ha spinto verso l’alto il costo della merce importata.
Pechino, da parte sua, in questo momento è alla costante ricerca di produttori di automobili affinché investano in Cina ha deciso, per cui, di ritoccare la legge che finora ha vietato ai marchi stranieri di assumere il controllo di società nel Paese.
La modifica della legge sarà applicata a partire da quest’anno per le auto elettriche e dal 2022 per le società congiunte.